COME PROMUOVERE UNA CULTURA AZIENDALE ORIENTATA ALLA COLLABORAZIONE

COME PROMUOVERE UNA CULTURA AZIENDALE ORIENTATA ALLA COLLABORAZIONE
Tavolo Tematico in collaborazione con Awair su | Talent Management & Corporate Culture | al π…πŽπ‘π”πŒ 𝐇𝐑 ππ„πŽππ‹π„ & 𝐂𝐔𝐋𝐓𝐔𝐑𝐄 πŸπŸŽπŸπŸ“ - 1Β° giornata di evento.

Sintesi a cura di Paola Ballabio, Partner di Awair.                                                                       Logo Awair

Dal bisogno di appartenere alla pratica intenzionale del collaborare

Durante il Forum HR People & Culture 2025, il tavolo tematico dedicato a “Come promuovere una cultura aziendale orientata alla collaborazione” ha aperto un confronto tra visioni, pratiche ed esperienze che, pur provenendo da contesti diversi, si sono rivelate sorprendentemente convergenti.

La discussione ha esplorato la collaborazione come bisogno individuale: tutti, in misura diversa, proviamo il desiderio di sentirci parte di un gruppo e di appartenere a qualcosa di più grande. È il famoso getting along della teoria socio-analitica alla base degli Hogan Assessments: il bisogno d’appartenenza e di andare d’accordo con gli altri.

Sul piano organizzativo la crescente domanda di modelli più fluidi e agili, simili a ecosistemi più che a piramidi, assegna alla collaborazione il ruolo di leva strategica. La collaborazione tra funzioni diverse è necessaria: servono competenze e mindset differenti per affrontare compiti complessi, e questa differenziazione crea valore. Allo stesso tempo, per ottenere un risultato comune, queste funzioni devono trovare modi efficaci per integrare tempi, priorità e linguaggi diversi verso un obiettivo condiviso.

Dal confronto è emersa una lettura condivisa: oggi collaborare è fondamentale per generare innovazione, per attivare l’intelligenza collettiva e permettere a ciascuno di portare il proprio contributo unico e diverso. In tal senso, è un elemento chiave per favorire esperienze d’inclusione che sostengono anche il benessere, soprattutto con quando si ha a che fare con una popolazione aziendale giovane, dove - secondo l’esperienza degli speaker - l’assenza di collaborazione si traduce rapidamente in disaffezione e turnover. 

La collaborazione può nascere spontaneamente quando esistono obiettivi comuni rilevanti o valori condivisi, ma può e deve essere sostenuta attraverso la progettazione di strutture e processi organizzativi adeguati. Gli strumenti sperimentati dai partecipanti fanno riferimento a definizione quanto più chiara possibile dei ruoli, job rotation per aumentare la comprensione reciproca, sistemi incentivanti orientati al risultato collettivo, progettazione consapevole degli spazi del lavoro (eliminazione di barriere fisiche, open space) e momenti di comunicazione strutturati per rendere espliciti obiettivi comuni e i contributi di tutti

È emersa con forza la centralità del ruolo manageriale nel rendere la collaborazione un fatto reale e non solo dichiarato. Al management è richiesto di saper stimolare la motivazione e il senso di appartenenza, di valorizzare le differenze e costruire contesti in cui le persone si sentano sicure di esprimere tutte le proprie idee e obiezioni. La comunicazione chiara e ingaggiante, l’ascolto attivo ed empatico, e la capacità di includere prospettive diverse diventano così competenze decisive. In questo quadro, anche saper dare feedback costruttivi e gestire il conflitto in modo produttivo assumono una funzione essenziale per disinnescare derive individualistiche e arrivare ad integrare punti di vista lontani. All’opposto, il micromanagement e la perdita di coerenza rispetto ai valori dichiarati nei Manifesti aziendali, sono stati indicati come i principali fattori di erosione della fiducia e della disponibilità a collaborare.

Il tavolo ha evidenziato come una cultura della collaborazione sia il risultato di una serie di pratiche consapevoli, sostenute da una regia intenzionale che lavora su diverse aree: la comunicazione degli obiettivi comuni, il mindset e le competenze del management, le condizioni organizzative che incoraggiano le persone a fare squadra. In questo sistema, HR gioca un ruolo essenziale e può sostenere la collaborazione lavorando attraverso coaching, mentoring e strumenti di assessment che aumentino la consapevolezza dell’impatto del proprio stile sugli altri.

Moderazione di: Paola Ballabio, Partner / Awair.
Interventi di:
Gabriele Bonacossa, Chief Human Resources Officer / ILPRA;
Lisa Marie Gelhaus, Managing Partner / WordWorks;
Judy Massari, HR People Engagement & Culture Manager / Verisure Italy;
Martina Mongiardino, Head of Scouting / Lombardini22 - L22;
Gianluca Morosini, Head of HR / B. Kolormakeup & Skincare;
Alice Ornati, HR Manager / Reschem;
Stefano Perri, People & Culture Manager / Rattix;
Gianpiero Scirocco, Responsabile Risorse Umane / ENEA Tech e Biomedical.

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