Premio EY l'imprenditore dell’anno celebra eccellenza imprenditoriale

Puntuale da 28 anni torna l’appuntamento con il Premio EY l’imprenditore dell’anno, che viene assegnato agli imprenditori che con modelli di business innovativi hanno contribuito alla crescita economica, sociale e ambientale nazionale e globale. L’edizione 2025 del Premio acquisisce un valore particolare in quanto si inserisce in un contesto economico piuttosto instabile, in cui le imprese si trovano ad affrontare nuove sfide impegnative tra i dazi imposti dal Governo americano e l’impatto di tecnologie come l’Intelligenza Artificiale.  Il Premio, che viene assegnato da una giuria indipendente e autorevole composta da membri di altro profilo professionale del mondo dell’economia e dell’imprenditoria, rappresenta una delle iniziative introdotte da EY per valorizzare le imprese che dimostrano resilienza, apertura all’innovazione e all’internazionalizzazione.  Commenta Enrico Lenzi, responsabile Italia del Premio: "Il Premio EY l'imprenditore dell’anno continua a riconoscere e celebrare l'eccellenza imprenditoriale in Italia da quasi 30 anni. Nonostante la situazione economica globale e nazionale incerta, il 68% degli imprenditori è ottimista riguardo alla capacità delle imprese italiane di innovare, infatti, secondo l'indagine EY-Swg, il 96% degli imprenditori ha dichiarato di voler investire in innovazione e sostenibilità nei prossimi due anni. Questo dimostra la capacità delle nostre imprese di adattarsi e prosperare anche in contesti di incertezza economica". Parallelamente all’edizione 2025 del Premio, EY private con Swg ha svolto un’indagine su un campione di 60 aziende italiane per approfondire sfide, strategie e prospettive future. Tra i dati principali emerge che nonostante quasi la metà degli imprenditori (44%) valuti negativamente la situazione economica del Paese, la stragrande maggioranza di loro (96%) dichiara di voler investire in innovazione e sostenibilità nel prossimo biennio. Sul tema dei dazi, il 56% del campione intervistato ritiene che avranno un impatto negativo sulla propria azienda. In ambito di nuove tecnologie, oltre la metà delle imprese (56%) ha già investito in progetti che sfruttano le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale, ma solo il 25% di loro ritiene che tale investimento abbia generato profitti o diminuito i costi.  Commenta Massimo Meloni, EY Italy private leader and Italy audit & assurance market leader: "Lo scenario geopolitico attuale richiede alle aziende interventi ad ampio spettro: investimenti, tecnologia, ricerca e sviluppo, sostenibilità, supply chain e approvvigionamento sono i temi chiave emersi dall'indagine EY-Swg. Il 56% delle imprese ha già implementato progetti legati all'Intelligenza Artificiale, e oltre la metà di queste ne valuta positivamente l'impatto, mentre la restante parte non è ancora in grado di valutarne per ora effetti tangibili. Inoltre, il 56% degli imprenditori ritiene che i dazi imposti dagli Stati Uniti avranno un effetto negativo sulla propria azienda, costringendo a riorganizzare la strategia aziendale e il rapporto con il mercato Usa. Questi risultati sottolineano l'importanza di un approccio strategico e flessibile per affrontare le sfide future e garantire la competitività delle imprese italiane".