Ucraina, dal Donbass alla Russia e Kiev mai nella Nato al ritorno di Mosca nel G8: ecco il piano di pace di Trump

Dai territori del Donbass ceduti alla Russia al no per Kiev nella Nato da inserire in Costituzione e un esercito ridotto a 600 mila uomini ma garanzie di sicurezza per l'Ucraina modellate sull'articolo 5 dell'Alleanza Atlantica. Ma anche il ritorno di Mosca nel G8. Sonno alcuni dei 28 punti del piano di pace di Donald Trump per porre fine al conflitto anticipato da Axios.  Il piano presentato ieri a Zelensky dal segretario dell'Esercito Usa, Dan Driscoll, prevede concessioni pesanti per Kiev, ma contiene anche una promessa senza precedenti, che è sempre stata l'obiettivo principale del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ovvero ottenere garanzie di sicurezza solide da parte di Usa ed Europa. E' la prima volta che Trump si dice disposto a offrirne una. Il piano di pace americano per l'Ucraina include garanzie di sicurezza per Kiev modellate sull'articolo 5 della Nato, che impegnerebbero gli Stati Uniti e gli alleati europei a considerare un attacco contro l'Ucraina come un attacco all'intera "comunità transatlantica". Lo rivela Axios, citando il contenuto della bozza.  Ma parallelamente, Washington ha consegnato a Kiev un'altra bozza di accordo. Nel testo si stabilisce che qualsiasi futuro "attacco armato significativo, deliberato e sostenuto" della Russia contro l'Ucraina "sarà considerato un attacco che minaccia la pace e la sicurezza della comunità transatlantica" e che Usa e alleati risponderanno di conseguenza, incluso con la forza militare. Le garanzie di sicurezza avrebbero una durata iniziale di 10 anni, rinnovabile. La legittimità del documento è stata confermata da un alto funzionario della Casa Bianca e da un'altra fonte diretta, che sottolineano come la proposta dovrà comunque essere discussa con i partner europei e potrebbe subire modifiche. Per l'amministrazione Trump, queste garanzie rappresenterebbero un "grande successo" per Zelensky e per la sicurezza a lungo termine dell'Ucraina. Il punto critico è che Zelensky ora ha sul tavolo una proposta che richiederebbe di cedere a Mosca più territorio di quanto la Russia controlli attualmente, oltre a prevedere il reintegro di Mosca nella comunità internazionale, con la revoca delle sanzioni e l'amnistia per i crimini di guerra. Il piano, redatto dall'inviato di Trump, Steve Witkoff, è stato discusso nel fine settimana con il consigliere per la sicurezza nazionale ucraino, Rustem Umerov, e consegnato formalmente ieri a Zelensky. La proposta potrebbe però scatenare critiche nell'area Maga, fa notare Axios, poiché impegnerebbe di fatto gli Stati Uniti a difendere militarmente l'Ucraina in caso di nuovo conflitto. Il piano costringerebbe Kiev a cedere ulteriori territori a est, limitare la dimensione delle sue forze armate e accettare di non aderire mai alla Nato. Nel piano, scrive 'Axios', "la Crimea, Luhansk e il Donetsk saranno riconosciute come di fatto russe, anche dagli Stati Uniti. Kherson e Zaporizhzhia saranno congelate lungo la linea di contatto, il che significherà un riconoscimento de facto lungo la linea di contatto. La Russia rinuncerà ad altri territori concordati che controlla al di fuori delle cinque regioni". Le forze ucraine si ritireranno dalla parte dell'Oblast di Donetsk che attualmente controllano, e questa zona, scrive 'Axios', "sarà considerata una zona cuscinetto neutrale e smilitarizzata, riconosciuta a livello internazionale come territorio appartenente alla Federazione Russa. Le forze russe non entreranno in questa zona smilitarizzata". La dimensione delle Forze Armate ucraine, secondo il piano, sarebbe limitato "a 600.000 uomini" mentre l'esercito ucraino attualmente conta circa 800.000-850.000 uomini e, secondo un funzionario ucraino, ne contava circa 250.000 prima della guerra. E ancora, il piano prevede che Kiev "accetti di inserire nella sua costituzione che non aderirà alla Nato" e che la "Nato accetti di includere nei suoi statuti una disposizione che impedisce l'ammissione futura dell'Ucraina" all'alleanza. Ma non solo. La Nato, secondo il piano, "accetta di non stanziare truppe in Ucraina". E questo mentre paesi come la Francia e il Regno Unito attualmente stanno lavorando su proposte separate che prevederebbe l'invio di un piccolo numero di truppe europee sul suolo ucraino dopo la guerra. Secondo il piano di pace Usa "i caccia europei saranno stanziati in Polonia". Secondo il piano "la sovranità dell'Ucraina sarà confermata"; "verrà concluso un accordo completo di non aggressione tra Russia, Ucraina ed Europa".  Il piano prevede anche "che la Russia non invaderà i paesi vicini mentre la Nato non si espanderà ulteriormente". E' previsto che si tenga "un dialogo tra Russia e Nato, mediato dagli Stati Uniti, per risolvere tutte le questioni di sicurezza e creare condizioni per la de-escalation al fine di garantire la sicurezza globale e aumentare le opportunità di cooperazione e sviluppo economico futuro". Secondo il documento citato da 'Axios' inoltre se la Russia invaderà di nuovo l'Ucraina, "oltre a una risposta militare coordinata e decisa, tutte le sanzioni globali saranno ripristinate, il riconoscimento del nuovo territorio e tutti gli altri benefici di questo accordo saranno revocati". Se invece l'Ucraina lancerà un missile contro Mosca o San Pietroburgo senza motivo, "la garanzia di sicurezza sarà considerata invalida". Nel piano Usa l'Ucraina "sarebbe idonea all'adesione all'Ue e riceverebbe un accesso preferenziale a breve termine al mercato europeo". Per quanto riguarda la ricostruzione "un importante pacchetto globale di misure per ricostruire l'Ucraina" dovrebbe entrare in vigore e prevederebbe "la creazione di un Fondo per lo Sviluppo dell'Ucraina che investirà in settori in rapida crescita, tra cui tecnologia, data center e intelligenza artificiale".  Gli Stati Uniti, prevede il piano Usa citato da 'Axios', "collaboreranno con l'Ucraina per ricostruire, sviluppare, modernizzare e gestire congiuntamente l'infrastruttura del gas ucraina, inclusi gasdotti e impianti di stoccaggio; sforzi congiunti per riabilitare le aree colpite dalla guerra per il restauro, la ricostruzione e la modernizzazione di città e aree residenziali; sviluppo infrastrutturale; estrazione di minerali e risorse naturali; la Banca Mondiale svilupperà un pacchetto speciale di finanziamento per accelerare questi sforzi". La Russia, secondo il piano Usa citato da 'Axios', "sarà reintegrata nell'economia globale". La revoca delle sanzioni "sarà discussa e concordata a tappe e caso per caso". Gli Stati Uniti, si sottolinea ancora, "stipuleranno un accordo di cooperazione economica a lungo termine per lo sviluppo reciproco nei settori dell'energia, delle risorse naturali, delle infrastrutture, dell'intelligenza artificiale, dei data center, dei progetti di estrazione di metalli delle terre rare nell'Artico e di altre opportunità aziendali reciprocamente vantaggiose". La Russia, inoltre, prevede il piano Usa, "sarà invitata a rientrare nel G8".  I fondi congelati, invece, "saranno utilizzati come segue: 100 miliardi di dollari in asset russi congelati saranno investiti in sforzi guidati dagli Stati Uniti per la ricostruzione e investimenti in Ucraina; gli Stati Uniti riceveranno il 50% dei profitti da questa operazione. L'Europa aggiungerà 100 miliardi di dollari per aumentare l'ammontare degli investimenti disponibili per la ricostruzione dell'Ucraina. I fondi europei congelati saranno sbloccati. Il resto dei fondi russi congelati sarà investito in un veicolo di investimento separato tra Stati Uniti e Russia che realizzerà progetti congiunti in aree specifiche. Questo fondo punterà a rafforzare i rapporti" tra i due paesi "e ad aumentare gli interessi comuni per creare un forte incentivo a non tornare al conflitto". Inoltre "sarà istituito un gruppo di lavoro congiunto americano-russo sulle questioni di sicurezza per promuovere e garantire il rispetto di tutte le disposizioni di questo accordo".  I