Antonio Pellicer è uno dei massimi esperti al mondo della riproduzione. È stato il primo in Europa a fare la fecondazione eterologa, oggi è alla guida di un gruppo, IVI, con 74 cliniche distribuite in 9 paesi, con una forte presenza in Italia. Risponde alle domande dell’Adnkronos nel suo studio, parlando dei risultati raggiunti con l’ovodonazione, dei progressi fatti e delle prospettive di sviluppo. Partendo da numeri incoraggianti. Secondo i dati raccolti dal Registro Nazionale della Procreazione Medicalmente Assistita, presso l’Istituto Superiore di Sanità, in 20 anni i trattamenti e i tassi di gravidanza sono raddoppiati, oltre 217.000 bambini sono infatti nati grazie alla procreazione medicalmente assistita (PMA). L’ovodonazione vanta percentuali di successo record: in particolare, al primo tentativo sussiste il 77% di probabilità di una gravidanza (anche 83% nei centri di eccellenza come IVI), una percentuale che sale addirittura al 99% al terzo tentativo. C’è però un tema da affrontare, quello dell’educazione alla fertilità. L’Italia a livello europeo detiene il primato di Paese con l’età più alta di pazienti che decidono di accedere per la prima volta a trattamenti di fecondazione assistita. Negli ultimi dieci anni, in particolare, si è registrato un boom degli over 40, che sono aumentati quasi del 15%.