La Spina (Unpli): "Pro Loco presidio del territorio, elemento essenziale di attrattività"

Promozione culturale e turistica del territorio, valorizzazione del patrimonio storico, punto di riferimento per residenti e turisti, sentinelle del territorio. Sono le 'Pro Loco', organizzazioni o associazioni senza scopo di lucro che conoscono a fondo il territorio e sono di grande importanza per la tutela del patrimonio culturale, storico e non solo dell'Italia. E l'Unione Nazionale Pro Loco d'Italia si riuniscono in una grande assemblea il 16 e 17 novembre all'Ergife a Roma.  "Le proloco rappresentano il territorio in quanto presenti in più di 6.350 località, - ha spiegato all'Adnkronos Antonio La Spina presidente dell'Unpli, Unione nazionale Pro Loco d'Italia - una capillarità che dà loro quell'importanza intanto di presidio del territorio, di animazione territoriale che è fatta da milioni di volontari che supportano le amministrazioni comunali, supportano le attività istituzionali che vengono realizzate in ogni comune e quindi di fatto sono l'elemento essenziale per rendere le comunità sempre più attrattive, sempre più anche in linea con quelle che sono le esigenze dei turisti che vogliono visitare i piccoli borghi, per avere magari opportunità per i vari commercianti, per l'economica locale per i produttori di prodotti tipici".  La Spina ha evidenziato poi come le Pro Loco, "siano importanti presidi sia per i residenti, dato il loro aspetto importante dal punto di vista sociale, perché le Pro Loco fanno anche un'azione molto forte di coesione sociale, oltre a far girare molto l'economia con le manifestazioni, con gli eventi, le sagre: se ne realizziamo 110mila ogni anno quindi c'è un'attrattività molto forte. E sono importanti per i turisti, sono punti di riferimento per visitare luoghi particolari, sono un mezzo per trovare momenti di svago, per scoprire quell'Italia minore, vera, - ha aggiunto La Spina - o per chi vuole vivere un turismo esperenziale, per chi vuole stare a contatto con la natura, immerso nel verde e quindi anche un turismo sostenibile che va ad incentivare anche il flusso di un turismo che si sposta dalle grandi destinazioni a quelle più piccole, a identità locali ricche di tradizioni e cultura".