Con 169 voti a favore e 101 contrari la Camera ha approvato il decreto legge contenente disposizioni urgenti per le infrastrutture e gli investimenti di interesse strategico e anche norme per il processo penale e in materia di sport. Il provvedimento, che va convertito in legge entro il prossimo 28 agosto, passa ora all'esame del Senato. “Il Dl Infrastrutture è un provvedimento strategico che modernizza e potenzia gli investimenti nel nostro Paese". E' quanto ha detto in una nota il deputato e viceministro al Mit Edoardo Rixi. "Un passo decisivo verso maggiore trasparenza ed efficienza nell’utilizzo dei fondi pubblici con opere finalizzate a migliorare la connettività e la sicurezza del trasporto, la qualità dell’abitare, la transizione ecologica, la digitalizzazione e l’innovazione per sostenere la nostra competitività. Le misure avranno un impatto positivo a lungo termine sullo sviluppo del Paese”. "Il Decreto Infrastrutture dimostra ancora una volta la totale distanza di questo governo dai problemi reali del Paese". Così il deputato di Avs e portavoce nazionale di Europa Verde Angelo Bonelli, intervenendo in aula in una dichiarazione di voto sul dl infrastrutture. "In un momento in cui l’Italia è alle prese con una crisi climatica senza precedenti, caratterizzata da siccità persistente e da una preoccupante dispersione idrica che raggiunge il 46% in tutto il Paese, ci troviamo di fronte a un provvedimento che ignora completamente queste emergenze”. "In Sicilia, l'acqua dolce degli invasi viene buttata in mare perché le dighe non sono state collaudate, e nel frattempo gli agricoltori sono costretti a estirpare vigneti e agrumeti, portando alla chiusura di molte imprese agricole. Tutto ciò viene trattato come un fatto marginale, quando invece dovrebbe essere una priorità assoluta per il governo, che dovrebbe agire immediatamente dichiarando lo stato di crisi climatica e adottando misure urgenti". "È inaccettabile che, mentre in alcuni comuni siciliani l'acqua arrivi ogni 18 giorni, si continuino a emanare decreti per velocizzare il progetto del ponte sullo stretto di Messina senza nemmeno procedere al collaudo di infrastrutture cruciali come le dighe. È eticamente accettabile tutto ciò? Inoltre, la gestione di 14 miliardi di euro in maniera opaca e priva di trasparenza è un fatto gravissimo. Questo governo continua a procedere senza il minimo rispetto per il bene comune, trattando le risorse pubbliche come proprietà privata. Non possiamo accettarlo e continueremo a rivolgerci all'autorità giudiziaria per tutelare i diritti dei cittadini”.