La delegazione di negoziatori israeliani, che ha partecipato ai colloqui al Cairo per un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi trattenuti nella Striscia, è tornata nelle scorse ore in Israele dopo aver aver presentato all'Egitto 'proposte aggiornate' sulla presenza delle forze israeliane (Idf) nelle aree della Philadephi Route, il 'corridoio' tra Egitto e Striscia di Gaza, e del valico di confine di Rafah. Lo riferisce il sito di notizie israeliano Ynet, in riferimento al lavoro della delegazione guidata dai capi di Mossad e Shin Bet, David Barnea e Ronen Bar. Secondo Ynet, domani Hamas dovrebbe ricevere dall'Egitto i testi aggiornati. Il sito, citando fonti anonime, parla di colloqui che si sono svolti in un clima positivo e produttivo e di divergenze ridotte. Intanto c'è stato un nuovo colloquio telefonico tra il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, e il ministro israeliano della Difesa, Yoav Gallant. Hanno "effettuato una valutazione congiunta della situazione e avuto uno scambio di vedute sugli sviluppi e sulle minacce nella regione", fanno sapere dal ministero della Difesa israeliano. Il colloquio, aggiungono stando al Times of Israel, è stato incentrato "in primo luogo sulla preparazione congiunta, sul mantenimento della prontezza e dell'interoperabilità delle forze israeliane e Usa, sulle capacità di far fronte alle minacce poste da Iran e Hezbollah". Gallant ha aggiornato Austin sugli sviluppi delle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza e al centro del colloquio c'è stato anche il difficile lavoro diplomatico per arrivare a un accordo per il cessate il fuoco nella Striscia e la liberazione degli ostaggi. Gallant, secondo quanto reso noto, "ha ribadito il fermo impegno a raggiungere un'intesa e ha sottolineato il momento critico". Preoccupa a Gaza il primo caso di poliomielite in 25 anni. "E' molto triste. L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) conferma che a Gaza un bambino di dieci mesi ha sviluppato una paralisi a causa della poliomielite. E' il primo caso in più di 25 anni". Così su X Philippe Lazzarini, commissario generale dell'Unrwa dopo le notizie dell'Oms. "La poliomielite non farà distinzioni tra bambini palestinesi e israeliani. Ritardare una pausa umanitaria aumenterà il rischio di diffusione tra i bambini - rimarca -. Non è sufficiente portare i vaccini a Gaza e proteggere la catena del freddo. Per avere un effetto i vaccini devono essere somministrati a ogni bambino sotto i dieci anni. I team medici dell'Unrwa consegneranno i vaccini nelle nostre strutture e attraverso i team mobili. Dall'inizio della guerra, grazie a questi sforzi, l'80% dei bambini di Gaza ha ricevuto vaccini contro diverse malattie infantili. Continueremo". Le parole di Lazzarini arrivano dopo che il direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, si è detto "profondamente preoccupato per la notizia che un bambino di dieci mesi, non vaccinato, di Deir al-Balah, è stato confermato positivo alla poliomielite" e ha "sviluppato una paralisi nella parte inferiore della gamba sinistra". Solo ad agosto sono stati 250.000 gli abitanti della Striscia di Gaza costretti a spostarsi ancora una volta dagli ordini di trasferimento delle forze israeliane (Idf), impegnate nell'enclave palestinese in operazioni militari contro Hamas dall'attacco del 7 ottobre dello scorso anno in Israele. Lo denunciano le Nazioni Unite. Da ottobre il 90% degli abitanti della Striscia ha fatto i conti con gli ordini militari.