Russia, continua offensiva Ucraina nel Kursk. Mosca rafforza difesa regione di Belgorod

Continua l'offensiva ucraina nella regione di Kursk nella Federazione russa. Le truppe di Kiev sarebbero avanzate da 500 metri a 1,5 chilometri respingendo tre contrattacchi russi. Lo riferisce 'Ukrinform' che cita il comandante militare ucraino Oleksandr Syrskyi nel corso di un incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.  "Dall'inizio dell'offensiva sul territorio della regione di Kursk, le nostre truppe sono avanzate di 35 km sul territorio del nemico, 1150 metri quadrati sono sotto il controllo di Kiev e 82 località sono sotto il nostro controllo", ha detto Syrsky. Secondo Mosca, le forze armate russe hanno riconquistato il villaggio di Krupets nella regione di Kursk. Ad affermarlo, stando a quanto riferisce l'agenzia di stampa russa 'Tass', è il ministero della Difeso russo. L'esercito russo ha liberato anche la località Martynovka dalle forze armate ucraine.  I tentativi di sfondare in profondità nel territorio russo nelle aree di Varvarovka, Safonovka, Sheptukhovka, Kauchuk, Alekseevsky e Matveevka sono stati sventati dall'esercito russo, sostiene Mosca. Il ministro della Difesa russo Andrei Belousov ha inoltre riferito che lo Stato Maggiore ha preparato un piano d'azione nella regione di Belgorod, anche per migliorare l'efficacia del sistema di comando e controllo insieme ad altre forze dell'ordine. Intanto arrivano nuove rivelazioni su Nord Stream. Secondo una nuova ricostruzione del Wall Street Journal, il sabotaggio del gasdotto Nord Stream 2 avvenuto nel settembre 2022 sarebbe stato finanziato da alcuni imprenditori ucraini e organizzato dallʼesercito. Secondo il Wsj, che accusa il generale Valeri Zaluzhny, attualmente ambasciatore di Kiev a Londra, di essere il regista dell'operazione, il presidente Zelensky, inizialmente a favore del piano, avrebbe cercato senza successo di fermare tutto, in seguito alle pressioni della Cia.