"Il nostro obiettivo comune rimane lo stesso, ovvero costruire le migliori condizioni possibili per una pace giusta per aiutare l'Ucraina a guardare avanti". "Al centro del colloquio" con il neosegretario generale della Nato Mark Rutte, oggi a Palazzo Chigi, "ovviamente anche il sostegno degli Alleati alla legittima difesa dell'Ucraina, il ruolo di coordinamento che la Nato può esercitare e deve esercitare da questo punto di vista", ha detto la premier Giorgia Meloni durante le dichiarazioni alla stampa a margine dell'incontro. Al centro dell’incontro tra la premier e Meloni e Rutte, si legge in una nota di Palazzo Chigi, "il ruolo dell’Alleanza atlantica quale pilastro imprescindibile per la sicurezza comune a fronte delle molteplici aree di instabilità, nonché il contributo di primo piano dell’Italia alla difesa euroatlantica a 360 gradi. Discussi anche il sostegno alla legittima difesa dell’Ucraina, il rafforzamento del pilastro europeo dell’Alleanza anche a favore di un’industria della difesa sempre più innovativa e competitiva, nonché il necessario adattamento della Nato alle nuove sfide di sicurezza. Condivisa, inoltre, la necessità strategica della piena attuazione del nuovo approccio verso il fianco sud deciso al Vertice di Washington". "E' per me un grande piacere accogliere oggi a Palazzo Chigi il mio amico Mark Rutte nella sua nuova veste di segretario generale della Nato, chiaramente approfitto per fargli un in bocca al lupo per questo importantissimo incarico in un tempo molto complesso come quello che stiamo attraversando", ha esordito Meloni. Si tratta di "un incarico di estrema responsabilità", "in un momento nel quale tutto viene messo in discussione dalla ferita inferta al sistema delle regole internazionali, alla guerra d'aggressione russa all'Ucraina che sta avendo effetti come vediamo destabilizzanti molto oltre i confini nei quali si consuma e come un domino contribuisce a far detonare nuovi focolai di crisi. E' una situazione di instabilità che ha aperto molti nuovi fronti e che impone a tutti noi di saper modulare in maniera diversa la nostra azione". Parlando dell'Ucraina, Meloni ha rivendicato il fatto che "l'Italia da questo punto di vista ha sempre fatto la propria parte. Come si sa, siamo arrivati al nono pacchetto di aiuti militari concentrandoci come sempre in particolare sui sistemi di difesa antiaerea, che significa soprattutto difendere la popolazione civile, questo al netto del sostegno che l'Italia continua a dare a 360 gradi dal punto di vista umanitario fino alla ricostruzione. Ospiteremo nel 2025 la Ukraine Recovery Conference qui a Roma, un importante evento sul quale il governo italiano è già al lavoro, sul quale tutto il sistema Italia è già al lavoro. Ovviamente stiamo continuando a lavorare anche per garantire l'attuazione dell'accordo sull'utilizzo degli interessi generati dagli asset russi immobilizzati che è stato uno dei grandi obiettivi e risultati della presidenza italiana del G7 e del vertice dei leader del G7". Dal canto suo Rutte ha voluto ringraziare la presidente del Consiglio "per essere una grande sostenitrice del'Ucraina", ha dichiarato il segretario generale della Nato. Con il segretario generale della Nato "abbiamo ovviamente discusso di come rafforzare l'Alleanza nel suo complesso. Come sapete, noi sosteniamo da sempre la necessità che al pilastro nordamericano della Nato si affianchi a un solido pilastro europeo, è una visione che condividiamo con il nuovo segretario generale e condividiamo il fatto che è essenziale per tutti noi lavorare a un'industria europea della difesa che sia innovativa, che sia competitiva, che sfrutti la complementarietà tra la Nato e l'Unione europea. "So che Mark avrà oggi stesso, stasera, un incontro con i rappresentanti dell'industria della difesa italiana - prosegue la presidente del Consiglio -. Quella italiana, voglio ricordare, rappresenta in questo campo un'eccellenza internazionale riconosciuta da tutti, quindi siamo pronti a fare anche qui la nostra parte. Il Segretario generale e io siamo d'accordo anche sul fatto che l'Alleanza debba sempre più rivolgere il suo sguardo sul fianco Sud dell'Alleanza, questo è un lavoro che l'Italia ha contribuito" a portare avanti. "E' necessario che la Nato sia sempre più capace di evolvere per essere all'altezza di un tempo che intorno a noi sta cambiando. Ci sono nuove sfide che sono inevitabilmente legate al concetto di difesa, al concetto di sicurezza, dallo sviluppo dell'intelligenza artificiale fino ai domini di guerre che diventano sempre più ibride. Quindi l'interconnessione necessaria nelle competenze dell'Alleanza è una interconnessione fondamentale, una capacità di rimettersi continuamente in discussione. C'è ovviamente tanto da fare", ha detto ancora Meloni. "L'Italia farà la propria parte, come ha fatto finora, per continuare uniti a difendere quei valori che guidano l'Alleanza da 75 anni, garantendo ai nostri popoli pace e sicurezza. Quindi grazie davvero, Mark, per essere qui e ancora in bocca al lupo: puoi sempre contare sul sostegno dell'Italia", ha concluso la presidente del Consiglio.