Pena estinta, senza che l’abbia mai scontata, per Raffaele Ventura, condannato per concorso morale nell'omicidio a Milano del vicebrigadiere Antonio Custra. Per Ventura e per altri nove ex terroristi la Francia, due anni fa, aveva negato l’estradizione. Condannato per quanto accaduto il 14 maggio del 1977, per lui - assistito dall’avvocato Davide Steccanella - la condanna si è estinta dalla corte d’Assise d’appello di Milano (col parere favorevole della procura generale) essendo decorso un tempo pari al doppio della pena inflitta. L'ex esponente delle Formazioni comuniste combattenti, si era presto rifugiato in Francia (dove tutt’ora vive) e dopo quarant’anni potrà tornare in Italia senza nessuna conseguenza giudiziaria.