"Ho scelto di restare alla guida della Nazionale perché ho capito fin da subito che la partita con la Svizzera non cambiava niente di quella che era la considerazione del presidente Gravina e della Federazione nei miei confronti". Il ct della Nazionale, Luciano Spalletti, si esprime così oggi in conferenza stampa a Coverciano in vista delle sfide di Nations League contro Francia e Israele. "Ci sono persone che ringrazierò sempre per avermi dato la possibilità di essere l'allenatore della Nazionale. Questa fiducia mi ha dato lo stimolo per rimettermi subito al lavoro e per individuare gli sbagli che hanno causato quella brutta sconfitta. Gravina fin dal primo giorno l'ho visto come una persona preparata e sincera", dice. Il flop a Euro 2024 ha lasciato il segno. "Ho passato una brutta, una bruttissima estate visto che poi i discorsi andavano sempre lì. Quando si parla di fallimento Europeo il riferimento va a quella partita con la Svizzera. Anche contro la Spagna abbiamo fatto una partita altrettanto brutta, poi però il successo della Spagna ridimensiona la brutta gara che abbiamo fatto, perché ci sono grandi meriti da parte degli altri", dice il ct. "La partita contro la Svizzera è stata bruttissima soprattutto per il nostro atteggiamento e non abbiamo onorato la nostra forza e la nostra storia. Io mi sento responsabile di quello che è successo. Le percentuali sono 98% mie, 1% Baldini e 1% Domenichini, i giocatori sono totalmente sollevati da queste responsabilità, anche quelli rimasti a casa. Gli ho messo troppa pressione addosso e non gli ho fatto gustare la bellezza di vestire la maglia dell'Italia", aggiunge il ct.