"Welfair 2024 non è solo una vetrina che espone le innovazioni nel settore della Sanità, la Fiera del fare Sanità è molto di più: tenta di dare una prospettiva al futuro del nostro Sistema salute, della nostra assistenza. E come Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri siamo presenti al fianco del Comparto Difesa e Sicurezza. I medici militari italiani in zone di guerra contribuiscono a dare stabilità e sicurezza anche sul piano dell'assistenza, e qui lo dimostreranno anche con un’esposizione di veicoli di pronto intervento e soccorso, che permetterà ai visitatori di conoscere da vicino le tecnologie e le attrezzature utilizzate nelle operazioni di emergenza e soccorso". Così all’Adnkronos Salute Filippo Anelli, presidente della Fnomceo, in apertura di Welfair 2024, in programma alla Nuova Fiera di Roma da oggi al 7 novembre. "Nelle numerose zone di guerra il contributo che i nostri medici militari danno oggi anche per la difesa della salute è molto importante. Lo abbiamo visto in Libano, in Ucraina, nella striscia di Gaza, in Iraq dove sono protagonisti di un diritto sancito dalla Costituzione, ovvero il diritto alla salute della persona e dell'individuo slegato dalla cittadinanza". Domani, 6 novembre, dalle 14 alle 18,30 presso lo spazio Fnomceo, appuntamento invece con la Medicina di Genere, la nuova dimensione della scienza medica che studia l’influenza del sesso, del genere, degli aspetti socioeconomici e culturali su fisiologia, fisiopatologia e patologia umana, con l’obiettivo di una maggiore uguaglianza ed equità nell’accesso alle cure. "Anche questo è un argomento che si lega sempre di più alle innovazioni che vengono introdotte nel mondo della sanità – sottolinea Anelli - Non tutte le cure sono indicate per tutte le persone. Ecco perché oltre a parlare di medicina personalizzata, dedicheremo un focus alla medicina personalizzata di genere. Su questo tema abbiamo fatto un lungo percorso come federazione, ci sembrava utile metterlo a disposizione in questa sede". Giovedì 7 novembre, nello spazio espositivo di Fnomceo si parlerà invece di fake news. Termine usato ed abusato, ma che è diventato riduttivo per descrivere la complessità di un fenomeno che richiede un’analisi più approfondita delle forme, intenti e esiti con cui si manifesta. "Come Fnomceo abbiamo un sito a disposizione che consente di avere tutte le risposte. Non a caso si chiama 'Dottore, ma è vero che?' Purtroppo circolano tantissime notizie che talvolta fanno sorridere ma che invece molta gente prende per vere ma che nulla hanno a che vedere con la verità scientifica. Ecco, nostro compito è svelare le bufale e dire ai cittadini, 'stati attenti quando leggete una notizia' e, soprattutto, 'controllate sempre la fonte'" conclude.