Borsa, vola 'indice della paura': Europa in rosso a metà seduta, Milano -3%

Vola l''indice della paura'. Il cosiddetto 'Vix' progettato per tracciare la volatilità dell'S&P 500, che per gli investitori indica la volatilità del mercato, segna un'impennata a due cifre e ora si attesta su 30, livello che non si registrava dal novembre 2020.  La velocità di variazione dei prezzi è un metodo per misurare il sentiment del mercato e le deludenti trimestrali di alcuni big del settore tech e i dati ben inferiori alle attese sul mercato del lavoro statunitense con il conseguente aumento dei timori su una possibile recessione negli Stati Uniti hanno avuto come effetto il 'lunedì nero' della Borsa di Tokyo con una flessione di quasi il 13% (ribasso peggiore rispetto allo storico Black Monday del 1987). Una paura, dopo i rialzi degli indici della prima parte dell'anno, che non risparmia i principali listini europei. Dopo una partenza decisamente in rosso, gli indici del Vecchio Continente procedono a metà seduta in calo con vendite generalizzate. In attesa dell'apertura di Wall Street, prevista in forte ribasso, a Piazza Affari l'indice Ftse Mib cede il 3,08% a 31.32 con lo spread tra Btp e Bund tedeschi in rialzo a 153 punti base e un comparto bancario in evidente affanno.  Male anche Francoforte -2,61%, Londra -2,5%, Parigi -2,23% e Madrid -2,76%. A Milano le vendite colpiscono tutti i titoli del Ftse Mib. Maglia nera per Nexi che cede oltre il 6%, vendite anche su St che lascia sul terreno oltre il 5%, pesante Tim -4,74% e Unicredit -4,43%. Tra i maggiori ribassi anche Saipem in flessione del 5,26% e la banca senese Mps che flette del 5,14%.