De Rossi: "Con Cristante discussione, non rissa: ora querelo"

"L'unica cosa è la discussione con Bryan Cristante. Abbiamo discusso per 10 secondi senza far volare parole grosse. Una discussione normale che è stata fatta passare per una rissa con io che avevo picchiato lui e viceversa". Lo ha detto Daniele De Rossi, allenatore della Roma, alla conferenza stampa della vigilia della partita tra i giallorossi e la Juventus rispondendo alle domande dei giornalisti sulle presunte liti con Cristante, la ceo Lina Souloukou e Gianluca Mancini. "E' grave perché era vera e qualcuno gli ha voluto dare una sfumatura diversa. Quindi mi tocca querelare. È stato detto che io ho messo le mani addosso a un giocatore e non è una cosa normale. Qui se ne inventano tante, ne ho sentite anche di peggiori e non va bene".  "C'è scritto che prima dell'Empoli ho litigato con Lina ma io non l'avevo neanche vista - ha precisato ancora -. È stato scritto che ho litigato con Mancini, magari è stata data una polpetta avvelenata però potevi verificare. Con Cristante ho discusso, con Mancini non ho mai litigato. Non l'avevo neanche letta e me l'ha fatta leggere Mancio. Quando parlo di querele parlo di qualcuno che dice che metto le mani a dosso ai giocatori. Il vostro lavoro è dire quello che è successo, trovare qualche scoop, lo capisco. Ma inventarli non ho difesa e chi le legge fuori ci crede. Non facciamo il bene mio e della società. Non stiamo aiutando la Roma se ci inventiamo le cose gravi. L'unica vera era lo scontro con Bryan durata 20 secondi. Ne ho viste oltre 100 peggio. Il giorno dopo ci siamo abbracciati ed è stata trasformata in una rissa. Per me è tanto grave".