Nell’istanza di opposizione all’archiviazione depositata dal legale della donna che ha denunciato per violenza sessuale due giornalisti, c’è la richiesta di sentire la parte offesa. Un punto che è al centro dell’atto firmato dal legale della donna, anche lei giornalista, assistita dall’avvocato Alessandro Gentiloni Silveri. Nell’atto in particolare si lamenta proprio il fatto che alla luce della normativa sul ‘codice rosso’, la presunta vittima sarebbe dovuta essere sentita entro tre giorni dall’iscrizione della notizia di reato mentre non è stata ascoltata durante tutta la fase delle indagini preliminari, ad eccezione di alcuni particolari forniti per la consulenza tecnica. Al contrario invece dei due giornalisti indagati, che hanno reso entrambi interrogatorio sui fatti. Sulla vicenda la procura di Roma, al termine delle indagini, ha chiesto l’archiviazione. Nell’opposizione all’archiviazione, la cui udienza è fissata per il 10 dicembre prossimo, il legale della giornalista chiede al giudice di ordinare al pm di formulare l’imputazione nei confronti dei due accusati. In subordine, nell’atto si chiede di nominare nuovi consulenti tecnici per compiere le analisi sul campione di urine prelevato alla denunciante e di sentire la persona offesa e alcuni testimoni che erano presenti alla serata in un pub a Trastevere. La parola ora passerà al gup di Roma che dovrà decidere sulla richiesta di archiviazione formulata dalla procura.