"Il progetto Italian Green Factory per la reindustrializzazione dell’area ex Whirlpool di Napoli sta andando avanti rispettando gli step prefissati nonostante la sua grande complessità. Ricordiamo tra gli obiettivi raggiunti dalla newco nata nel luglio 2023; l’aver riassunto i circa trecento operai in forza alla vecchia multinazionale americana; aver predisposto un piano di formazione che consentirà loro di lavorare nella filiera delle rinnovabili; l’avvio dei lavori di demolizione dei vecchi opifici Whirlpool, gravati dalla presenza di amianto, in fase di rimozione; l’acquisto dell’immobile nell’area Stellantis a Pomigliano D’Arco per accelerare l’avvio delle produzioni in attesa che la nuova fabbrica green sia ultimata". Così, intervistato da Adnkronos/Labitalia, Felice Granisso, ceo di Italian Green Factory, a un anno dalla fondazione della newco destinata a gestire il processo di reindustrializzazione del sito ex Whirlpool di via Argine a Napoli, riconvertito alla filiera delle rinnovabili. "Vorrei sottolineare -prosegue- l’importanza di aver dotato all’Italia di una produzione di componenti per le rinnovabili così importante e, soprattutto, made in Italy. Segno che il reshoring è possibile e che il nostro Paese ha tutte le capacità tecniche per far fronte alla transizione ecologica e incrementare con volumi importanti la capacità produttiva italiana a servizio della filiera delle rinnovabili", sottolinea. E i prossimi step sono chiari. "Siamo concentrati sui lavori di demolizione a via Argine, e allo stesso tempo ad un piano di accelerazione per far partire la produzione di power skid e inseguitori solari nell’arco dei prossimi 12 mesi al massimo, consentendoci di rispondere alle importanti richieste di forniture già pervenute all’azienda per decine di power skid, ovvero le cabine di trasformazione che consentono di immettere in rete l’elettricità prodotta dai pannelli solari: una commessa del valore di 5 milioni di euro. Sarà questo il banco di prova, inoltre, per i lavoratori del bacino ex Whirlpool affiancati a quelli ’storici’ del gruppo Tea Tek". Un percorso durante il quale, spiega Granisso, "abbiamo certamente sentito il supporto delle istituzioni e del sistema Paese in maniera unitaria, come testimonia l’emendamento approvato in Parlamento sulla cassa integrazione per gli ex Whirlpool". "Fondamentale anche il supporto dei sindacati: si è compresa la necessità di collaborare per il bene della collettività, per le centinaia di famiglie da anni appese agli ammortizzatori sociali", sottolinea. "Inoltre Italian Green Factory ha una forte valenza per il Mezzogiorno ma anche per Napoli che sta conoscendo una importante stagione di riqualificazione economica, urbanistica e culturale", sottolinea. E i numeri complessivi del progetto sono importanti. "Attraverso un investimento di circa 100 milioni di euro puntiamo a portare il bacino occupazionale ad oltre 400 unità, con l’obiettivo di attrarre anche nuovi talenti", sottolinea. "Questi gli asset che Italian Green Factory svilupperà: fabbrica di inseguitori solari che produrrà componenti per tracker. L’obiettivo è coprire il 25% del mercato italiano e il 10% di quello del nord-est europeo. Fabbrica trasformatori: si concentrerà sulla produzione di trasformatori di bassa e media tensione, necessari per i power skid. Fabbrica di power skid: la produzione si concentrerà su cabine di trasformazione per il settore fotovoltaico. Green Innovation Center: dedicato alla ricerca e sviluppo di soluzioni innovative, come tecnologie IoT, AI e machine learning", conclude.