Il Piano della Vittoria di Volodymyr Zelensky ha elementi che piacciono a Donald Trump. Il presidente dell'Ucraina ha presentato agli alleati il percorso per porre fine alla guerra con la Russia e garantire il futuro di Kiev nello scacchiere internazionale. Nel suo ultimo viaggio negli Stati Uniti, Zelensky ha illustrato il piano al nuovo presidente degli Stati Uniti. E, secondo quanto riferisce The Times, ha messo a segno almeno un paio di colpi.
Il leader ucraino ha proposto a Trump di dispiegare soldati di Kiev in Europa per alleggerire il carico attualmente sostenuto dagli Stati Uniti come membro della Nato. Il secondo punto che ha suscitato l'interesse del prossimo inquilino della Casa Bianca prevede l'avvio di scambi commerciali che renderebbero accessibili le materie prime e le risorse ucraine ai partner occidentali.
Zelensky, secondo la ricostruzione del quotidiano britannico, avrebbe quasi gettato 'un'esca' per Trump: il Piano della Vittoria sarebbe stato elaborato con la prospettiva della vittoria elettorale del candidato repubblicano, come poi è effettivamente accaduto con il voto del 5 novembre. Il documento sviluppato dal presidente ucraino, poi, sarebbe stato prodotto anche con la preziosa consulenza 'made in Usa' di esponenti del partito repubblicano. Trump, durante la campagna elettorale, ha ribadito che intende favorire una rapida intesa tra Zelensky e Vladimir Putin per porre fine alla guerra. I rumors dagli Usa fanno pensare ad un impegno immediato del presidente americano subito dopo l'insediamento. Secondo il Wall Street Journal, Trump starebbe valutando un piano di pace che prevede la creazione di un'ampia zona demilitarizzata lungo la linea del fronte. Nello scenario preso in considerazione, l'Ucraina accetterebbe di rimanere fuori dalla Nato per almeno 20 anni. Si tratta di 2 punti che negli ultimi mesi sono stati bocciati preventivamente da Kiev: Zelensky non ha mai contemplato l'ipotesi di mutilazioni territoriali e considera vitale l'ingresso nella Nato.