Germania, Kukies nuovo ministro Finanze: governo Scholz appeso a un filo

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha deciso di nominare Joerg Kukies, il suo ex consigliere economico, all'incarico di ministro delle Finanze, al posto del liberale Christian Lindner, sollevato dal suo incarico ieri sera dallo stesso Scholz. A dare notizia è la Dpa. La mossa ha aperto una crisi di governo a Berlino, che potrebbe portare il Paese a celebrare elezioni anticipate la prossima primavera.  La fine naturale della legislatura è prevista per settembre del 2025. Il cancelliere ha annunciato che chiederà un voto di fiducia in Parlamento il 15 gennaio. I parlamentari tedeschi dovranno decidere se vogliono che vengano indette elezioni anticipate, che potrebbero svolgersi "al più tardi entro la fine di marzo", cioè sei mesi prima della data inizialmente prevista.   Il gruppo parlamentare tedesco della Cdu/Csu intende però chiedere a Scholz di porre la questione di fiducia al Bundestag già la prossima settimana. "Da ieri sera la coalizione semaforo è storia", ha dichiarato il capogruppo dell'Unione Friedrich Merz per il quale non esiste una base per un'alleanza di governo tra SPD, Verdi e FDP. Con la fine della coalizione, è finita anche la legislatura, ha argomentato: "Non c'è assolutamente motivo per aspettare fino a gennaio per chiedere un voto di fiducia", ha aggiunto contestando la decisione annunciata ieri da Scholz di attendere gennaio. "Deve essere chiesto al più tardi all'inizio della prossima settimana", ha affermato Merz. Con il ritiro dal governo della FDP, è ormai chiaro che in Parlamento non esiste una maggioranza che abbia fiducia nel Cancelliere federale, ha sostenuto Alexander Dobrindt, leader della CSU al Bundestag. Una permanenza del governo sarebbe 'arrogante e irrispettosa' nei confronti degli elettori.   L'annuncio di Scholz è arrivato ieri, mentre sono in corso tese trattative tra i partner della coalizione semaforo - Spd, liberali e Verdi - sul bilancio. "Ho chiesto al presidente di sollevare il ministro delle Finanze dalle sue funzioni. Sono obbligato a fare questo passo per evitare danni al nostro Paese", ha detto Scholz in un discorso alla nazione, motivando la decisione di licenziare Lindner, nei confronti del quale ha "perso la fiducia". "Avrei voluto risparmiarvi questa difficile decisione. Soprattutto in tempi come questi, in cui l'incertezza cresce", ha aggiunto, accusando ancora Lindner di essere "solo interessato alla sopravvivenza del suo partito e di tattiche politiche meschine. Non voglio sottoporre il Paese a questo tipo di comportamento", ha scandito il cancelliere. Lindner, secondo quanto riferito dalla Bild, aveva chiesto a Scholz di convocare elezioni anticipate all'inizio del 2025. Dopo il siluramento di Lindner, il presidente del gruppo dei liberaldemocratici al Bundestag, Christian Dürr, ha annunciato il ritiro del partito dalla coalizione di governo e tutti i ministri liberaldemocratici hanno lasciato l'esecutivo.  Solo il ministro dei Trasporti tedesco, il liberale (Fdp) Volker Wissing, ha deciso di restare in carica. Wissing ha anche scelto di uscire dalla Fdp. In una conferenza stampa tenuta questa mattina, Wissing ha annunciato che il Cancelliere Olaf Scholz gli aveva chiesto nel corso di una conversazione privata se volesse rimanere ministro e che lui aveva risposto affermativamente. Ha quindi informato il leader della Fdp e ministro delle Finanze uscente, Christian Lindner, che avrebbe lasciato il partito, senza prevedere al momento l'adesione ad altro movimento politico. "Non mi sto allontanando dai valori fondamentali del mio partito", ha dichiarato Wissing. Si tratta di una decisione personale: "Voglio rimanere fedele a me stesso".