"Il Dragon Boat storicamente è stata un'attività centrata sull'importanza dell'attività dei cingoli scapolari per la prevenzione del linfedema e la riabilitazione delle donne operate al seno e sul gioco di squadra che crea l'associazionismo, fondamentale per il miglioramento delle possibilità di cura che noi offriamo alle donne". Così Giuliana D'Auria, oncologa presso l'Azienda sanitaria locale Roma 2 (Asl Rm2), spiega l'importanza del CardioBreast Dragon Boat Festival che si è svolto a Roma, presso il laghetto dell'Eur. Si tratta per l'oncologa di "un evento fondamentale" centrato "sulla prevenzione, fondamentale per quanto riguarda il tumore della mammella, e sull'attività fisica, per quanto riguarda il percorso di guarigione e riabilitazione delle donne operate al seno". La manifestazione, che coniuga sport e sensibilizzazione, è promossa dall'Istituto nazionale ricerche cardiovascolari (Inrc) con la collaborazione della Federazione italiana Dragon Boat (Fidb) e il contributo incondizionato di Daiichi Sankyo Italia, e vede la partecipazione delle Breast Cancer Paddlers (le pagaiatrici in rosa) che gareggiano amichevolmente in tutta Italia per promuovere la prevenzione di malattie cardiovascolari e oncologiche. Entro ottobre l'iniziativa, nata nel 2022, porterà i suoi messaggi di prevenzione e sostegno alle pazienti con patologie oncologiche in altre tre regioni italiane: Piemonte (Torino), Toscana (Firenze) e Sicilia (Palermo).