La cifra 'trillions' entra nell'attesa bozza di testo sulla finanza climatica, quello cruciale di questa Cop29 in corso a Baku, arrivata molto più tardi della mezzanotte, orario per il quale era attesa. Sebbene non vi sia ancora un numero ad accompagnare la parola 'trillions', sostituito nel testo da una X tra parentesi quadre, si passa così comunque dagli attuali 100 miliardi l'anno di finanziamenti dai Paesi più ricchi a quelli in via di sviluppo per affrontare la sfida climatica, a migliaia di miliardi, che restano ora da quantificare, auspicabilmente entro venerdì. Due le opzioni previste nel testo. L'opzione 1 garantisce ai paesi in via di sviluppo "sovvenzioni o equivalenti", finanziamenti "che non portino debito e adeguati", secondo la richiesta avanzata in questi giorni di negoziato dagli stessi paesi in via di sviluppo. L'opzione 2 prevede "tutte le fonti di finanziamento". Aumentare gli investimenti nella misura di trillions', si legge nel testo, "richiederà ambizione, partenariato e cooperazione tra tutti gli attori nel panorama finanziario e politico, il miglioramento della mobilitazione delle risorse nazionali e la creazione di contesti politici e normativi che affrontino la mitigazione e l'adattamento, in tutti i paesi".