Ferrovie, Altroconsumo chiede maggiore tutela per passeggeri, indennizzi automatici per ritardi

Viaggiare in treno, per molti, è spesso sinonimo di stress e problemi dovuti a disservizi di ogni genere. Uno dei disagi più frequenti riguarda i ritardi, una piaga che peggiora l’esperienza del trasporto ferroviario e penalizza migliaia di passeggeri. Nonostante i treni siano promossi come valida alternativa all’auto per una mobilità sostenibile, il sistema ferroviario italiano ancora non offre un servizio che risponda adeguatamente alle esigenze degli utenti. In risposta a questi disagi, Altroconsumo si rivolge alle autorità italiane ed europee, oltre che a Trenitalia e Italo, evidenziando come l’attuale regolamento ferroviario risulti insufficiente per proteggere i diritti dei viaggiatori e garantire una corretta informazione sugli eventi in corso. Oggi, ad esempio, un ritardo superiore a 30 minuti consente un indennizzo del 25% del costo del biglietto solo per le Frecce, mentre per gli altri treni l’indennizzo scatta solo per ritardi superiori ai 60 minuti e con una percentuale di rimborso che spesso non compensa il disagio subito. Troppo spesso, inoltre, i passeggeri si trovano in condizioni di incertezza, senza sapere cosa fare, se ci sarà un altro treno o se dovranno restare per ore nella confusione di notizie poco chiare. È frequente anche il caso di chi rimane bloccato sul treno senza acqua o aria per lungo tempo, come è accaduto durante l'estate. Altroconsumo sottolinea da tempo che, per incentivare un uso maggiore del trasporto ferroviario, occorre migliorare la qualità del servizio e, parallelamente, aumentare la tutela dei passeggeri. In quest’ottica, l’Organizzazione chiede di innalzare le percentuali di indennizzo e di abbassare le soglie di ritardo necessarie per l’ottenimento del rimborso e di rafforzare l’assistenza e le informazioni in tempo reale per i viaggiatori in treno e in stazione. Le proposte includono: Indennizzo minimo del 30% del costo del biglietto per tutti i tipi di treni in caso di ritardo superiore ai 30 minuti, dopo 15 per Av; indennizzo del 50% del costo del biglietto per ritardi superiori ai 60 minuti, dopo 30 per Av;Rimborso totale (100%) del costo del biglietto per ritardi pari o superiori a 120 minuti. Inoltre, Altroconsumo richiede che tali indennizzi siano erogati automaticamente, senza necessità di richieste da parte dei passeggeri, e che i viaggiatori possano sempre scegliere tra un rimborso in denaro e un bonus per futuri viaggi. "Riconosciamo l’importanza dei lavori infrastrutturali previsti in tutta Italia nei prossimi due anni e comprendiamo la necessità di interventi di ammodernamento. Tuttavia, questi lavori devono essere pianificati e gestiti in modo da limitare al massimo i disagi per i passeggeri. Non possono essere sempre e solo gli utenti a pagare per i disservizi della rete ferroviaria, ed è necessario un cambio di approccio. Oggi, troppo spesso, i viaggiatori sono trattati come soggetti senza alternative, anziché come clienti da fidelizzare. Occorre invece mettere i passeggeri al centro del servizio, garantendo non solo sistemi di compensazione automatici e immediati, ma anche un supporto informativo puntuale e trasparente su ciò che accade durante il viaggio, così che i passeggeri possano essere adeguatamente assistiti in caso di disagi. Solo così sarà possibile restituire ai cittadini fiducia in un sistema di trasporto fondamentale per una mobilità sostenibile e accessibile", sottolinea Federico Cavallo, Responsabile Relazioni Esterne di Altroconsumo. Altroconsumo lancia quindi una petizione per avere un sistema di indennizzo più equo ed efficiente e #rimborsigiusti in caso di ritardi e cancellazioni dei treni. L’Organizzazione continuerà inoltre a monitorare da vicino la situazione e a fare pressione sulle autorità per assicurare un miglioramento tangibile delle condizioni di viaggio, in quanto i consumatori meritano un servizio ferroviario trasparente e attento alle loro esigenze.