Il ministero della Sanità Palestinese ha confermato un primo caso di poliomielite nella città di Deir el Balah, nella Striscia di Gaza, in un bimbo di 10 mesi. “I medici sospettavano sintomi simili alla poliomielite e, dopo aver effettuato i test nella capitale giordana, è stata confermata l'infezione da un ceppo del virus”, ha dichiarato in un comunicato. Il ministero ha inoltre reso noto che nei prossimi giorni effettuerà una campagna di vaccinazione rivolta ai bambini di età inferiore ai 10 anni in coordinamento con il Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia (Unicef). Le agenzie Onu consegneranno 1,6 milioni di dosi nell'enclave palestinese. “Il ministero della Salute sottolinea che la continua aggressione israeliana contro la Striscia di Gaza ha causato un disastro sanitario, come già dimostrato dalle organizzazioni internazionali”, si legge nel comunicato. Il poliovirus è stato rilevato nel luglio scorso in campioni ambientali a Khan Younis e Deir el Balah. Da allora, a Gaza sono stati segnalati tre casi di bambini con sospetta paralisi flaccida acuta (AFP), un sintomo comune della polio. I campioni sono stati inviati al Laboratorio Nazionale in Giordania. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha chiesto una pausa di sette giorni nei combattimenti a Gaza per vaccinare più di 640.000 bambini contro la poliomielite, il cui virus è stato trovato nelle acque reflue del territorio. "Si prevede che due cicli di una campagna di vaccinazione contro la polio saranno lanciati a fine agosto e a settembre a Gaza per prevenire la diffusione della variante del virus - ha scritto l'Oms su X - Le pause umanitarie sono vitali affinché i vaccini salvavita raggiungano tutti i bambini bisognosi. Chiediamo a tutte le parti di implementare pause umanitarie per sette giorni durante ogni ciclo della campagna. In definitiva, il miglior vaccino per tutti i bambini di Gaza è la pace".