Vannacci: "Mi attaccano su parole e evitano i temi"

Roberto Vannacci si sente nel mirino di stampa e avversari politici che accendono i riflettori su "dettagli lessicali" e ignorano i temi posti dal generale. "Osservo con curiosità come una certa stampa e gli avversari politici abbiano scelto di focalizzarsi su dettagli puramente lessicali delle mie dichiarazioni, ignorandone invece il significato profondo e evitando di affrontare quelle tematiche di grande importanza da me più volte citate", dice l'eurodeputato della Lega.  Il generale sottolinea come i temi sono quelli della "situazione internazionale, l'immigrazione, il rilancio economico che deve passare per la costruzione di infrastrutture e la riscrittura del green deal, la necessità di deurbanizzare, il rilancio dell'agricoltura che si oppone al rewild Europe voluto dalla von der Leyen, la questione energetica, la sicurezza interna ed esterna, la valorizzazione dell'identità dei popoli, la necessita di abbassare le tasse per incrementare i salari e favorire chi è in grado di generare posti di lavoro, la rivisitazione del sistema di istruzione che deve essere molto più efficace, efficiente e aderente alle necessità del lavoro". Vannacci poi fa riferimento al tema della "libertà di espressione che, come recentemente avvenuto a Nichelino, ci viene negata da chi ritiene, arbitrariamente, di poter decidere cosa sia moralmente accettabile e cosa no. È significativo notare che tutte le denunce presentate contro le idee espresse nel mio libro sono state archiviate ancora prima che un processo venisse iniziato". "Viene spontaneo chiedersi se questo approccio non sia casuale, ma piuttosto un tentativo deliberato di distrarre l'opinione pubblica da temi centrali e realmente rilevanti su cui la sinistra non riesce ad argomentare basando il suo monocorde programma sullo slogan 'più tasse, più immigrati e meno libertà', conclude il generale.