Studentessa violentata a Roma, Riesame accoglie appello procura su carcere per Borgese

Il Tribunale del Riesame ha accolto l’appello presentato dalla procura di Roma sulla richiesta di custodia in carcere per Simone Borgese arrestato dalla polizia lo scorso giugno con l'accusa di violenza sessuale aggravata ai danni di una studentessa. Per l’uomo, che aveva finito di scontare una condanna a sette anni e mezzo di carcere per violenza sessuale compiuta sempre l’8 maggio del 2015 ai danni di una tassista, il gip aveva disposto gli arresti domiciliari mentre la procura aveva chiesto il carcere. Ora il Riesame ha accolto l’appello presentato dai pm, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, ma la misura prima di diventare esecutiva dovrà passare il vaglio della Cassazione dove potrà presentare ricorso l’indagato.  Il 39enne, l'8 maggio scorso, aveva fatto salire sulla sua auto, con la scusa di chiedere indicazioni stradali, una studentessa che stava aspettando l'autobus in via della Magliana. L'uomo, secondo quanto ricostruito dalle indagini, aveva poi raggiunto una zona isolata costringendola a subire una violenza. Infine l'aveva riaccompagna nei pressi di Villa Bonelli. La giovane aveva sporto denuncia e gli investigatori hanno fatto immediatamente scattare le indagini arrivando a Borgese.