Oggi sarà la notte di Barack e Michelle Obama alla convention democratica. L'ex coppia presidenziale salirà sul palco della 'loro' Chicago per ribadire il sostegno che hanno dato a luglio a Kamala Harris, uno degli endorsement che sono stati cruciali per raccogliere, dopo il passo indietro di Joe Biden, il partito intorno alla vice presidente, ed evitare lo scenario incubo di una lotta interna al partito. Sarà Michelle la prima a parlare e il suo discorso è molto atteso dal momento che è dalla convention del 2016 che è lontana dai riflettori politici, quando pronunciò l'ormai proverbiale "when they go low, we go high", "quando vanno in basso noi voliamo alto", riferiti agli attacchi di Donald Trump e dei repubblicani. Anche se viene considerata la vera "rockstar del partito" che ha fatto il tutto esaurito nelle arene dei suoi book tour, ed è per questo che il suo nome è insistentemente circolato, prima e dopo la rinuncia di Biden, come una possibile candidata. "Non si candiderebbe mai", afferma un ex funzionario della Casa Bianca degli Obama, "e nonostante questo è la favorita degli elettori democratici, anche più del marito a volte e penso che lui lo sappia". "La sua voce è ancora più forte perché è lontana dalla politica", gli fa eco lo stratega dem Jamal Simmons. Parlando dell'ex presidente, c'è comunque molta attesa per il suo discorso di questa notte che avrà un valore importante anche dal punto di vista personale: la fulminante ascesa dell'allora sconosciuto candidato dell'Illinois al Senato iniziò 20 anni fa con il suo discorso alla convention dem di Boston, quando parlò della "audacia della speranza di un ragazzino magro con un nome buffo che crede che l'America è anche un posto per lui". Un'audacia che quattro anni dopo lo portò a candidarsi alla Casa Bianca e vincere.