FEDERALISMO E RELAZIONI ISTITUZIONALI SUL TERRITORIO

Presentazione

In Italia, fino agli anni ’90, il Parlamento è stato il luogo per eccellenza di incontro tra la politica e i soggetti portatori di interessi. Dal 1990 in poi, la profonda crisi di legittimazione della classe politica nazionale e locale, la fine del collateralismo fra organizzazioni degli interessi e partito di riferimento, il processo di integrazione europeo, ma soprattutto l’avvio di un processo di riforme istituzionali, hanno determinato mutamenti profondi degli scenari politici e sociali di riferimento. Le significative riforme avvenute in questi anni hanno determinato un cambiamento degli assetti istituzionali del nostro Paese: dallo Stato regolatore inteso come ente sovraordinato all’attore privato per il mantenimento dell’ordine pubblico, allo Stato funzionale al servizio dell’attore privato. Con l’introduzione dei principi di decentramento e sussidiarietà alle Regioni sono state attribuite competenze legislative esclusive su settori strategici quali sanità, infrastrutture, energia, trasporti. L’introduzione del federalismo fiscale comporterà una maggiore “responsabilizzazione” degli amministratori locali: avremo 20 “piccoli Stati”, tanti quante sono le Regioni italiane.