Ragazza morta dopo caduta in vano ascensore a Fasano, c'è un indagato

"Dopo la prima iscrizione sul registro degli indagati a breve potrebbero essercene delle altre". E' quanto scrive il Nuovo Quotidiano di Puglia oggi in edicola in relazione all'inchiesta sulla morte di Clelia Ditano, la 25enne di Fasano, in provincia di Brindisi, precipitata da quasi 15 metri nel vano ascensore della palazzina di case popolari in via Piave, dove abitava con i suoi genitori nella notte tra domenica e lunedì. Entro giovedì 11 luglio, scrive il quotidiano, "la pm titolare del fascicolo Livia Orlando conferirà l'incarico al medico legale Domenico Urso di effettuare, presso l'obitorio del cimitero di Ostuni, l'autopsia sul corpo della sfortunata ragazza. Nello stesso giorno si dovrebbe tenere anche un'ulteriore perizia tecnica sull'ascensore", si legge nell'articolo.  In questo modo l'indagato o gli indagati, essendo esami irripetibili, potranno nominare difensori e tecnici di parte. "Proprio sul malfunzionamento dell'impianto dell'ascensore sono puntati i riflettori degli inquirenti", continua il quotidiano, che hanno sentito diversi testimoni. "Probabilmente qualche elemento sarà comunque emerso - si legge ancora - se alla fine un nome è stato iscritto sul registro degli indagati: il fatto che la porta al quarto piano si sia aperta, nonostante la cabina fosse giù al primo è il primo mistero da svelare".  Al momento l'ipotesi di reato ventilata dalla Procura è quella di omicidio colposo.