“E’ dall'anno scorso che Omnicom Media Group ha deciso di affrontare il tema dell'attenzione, che è uno degli elementi fondamentali dell'efficacia della comunicazione. L’intento è quello di chiederci come poter portare i progetti di marketing di comunicazione dei nostri clienti al successo: aspetto possibile solo portando alle persone una comunicazione efficace”. A dirlo l’amministratore delegato di Omnicom Media Group Italia, Marco Girelli, in occasione della conferenza stampa organizzata da Omnicom Media Group (Omg) e Lega Serie A presso la sede milanese della massima categoria calcistica italiana, per il lancio del primo studio che misura l’attenzione agli stimoli pubblicitari inseriti nel mondo del calcio. L’indagine è parte del più ampio progetto Beyond Visual Attention di Omg, il primo studio in Europa che ha integrato machine learning, AI e neuroscienze per misurare l’attenzione agli stimoli pubblicitari. “Alla base, uno degli elementi fondamentali dell'efficacia della comunicazione è l'attenzione ed è un tema di rilevanza internazionale. In tutto il mondo, infatti, si parla di questa importante variabile, ma in Italia c'era una grandissima penuria di ricerche calate all'interno dell'ambiente e del mercato italiano. Per tale ragione, abbiamo deciso di investire in modo sostanziale, assieme a importanti istituti di ricerca come Ipsos, come Ainem e anche l'anno scorso abbiamo deciso di affrontare il tema del mercato in modo più ampio - spiega l’ad di Omnicom Media Group Italia - Nel 2024, visti anche gli Europei, non poteva esserci occasione migliore per approfondire, invece, l'attenzione nel contesto dello sport e particolarmente del calcio e Lega Serie A è il partner ideale per poter affrontare questo importantissimo aspetto che interessa da vicino gli investimenti dei nostri clienti”. Condotta su un campione di 4.000 italiani maggiorenni da Annalect, la divisione intelligence e data analytics di Omg, la ricerca rileva che il 69% degli intervistati segue il calcio, una percentuale che, rapportata alla popolazione italiana, permette di stimare che a guardare il calcio sono circa 34 milioni di italiani. “Rispetto all'attenzione c'è anche un altro motivo altrettanto importante che ci spinge, come azienda leader operante nell'ambito del media, ad occuparci di questo aspetto: il rispetto delle persone, in quanto vogliamo essere un'azienda molto responsabile rispetto a quello che fa. Siamo consapevoli che importiamo importanti flussi anche finanziari all'interno del sistema comunicazioni, gestiamo più di 170 clienti, più di 1.200 mld di euro e abbiamo una grande responsabilità nei confronti delle persone, quindi è necessario portare la comunicazione in una modo fortemente attentivo, ma al tempo stesso avendo rispetto delle persone. Da ciò ne consegue che è importante fare comunicazione cercando il massimo dell'efficacia, ma con grande rispetto ed evitando fenomeni di sovraffollamento che stanno creando gravi problemi”, conclude Girelli. Lo studio riguarda anche la misurazione dell’attenzione visiva direttamente nelle case degli italiani, durante la fruizione della partita e dei contenuti extra pre e post evento, grazie alla tecnologia messa a punto da Ipsos: il tempo di attenzione visiva dell’intero evento (compresi contenuti pre e post-partita) è del 62%, quota che sale al 66% se si isolano solo il primo e secondo tempo della partita. L’attenzione degli highlights tocca il 71% e quella della pubblicità tabellare pre e post-partita è intorno al 39%.