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"Ovunque, ma a maggior ragione nelle aree più fragili del paese, la scuola resta l’alternativa più concreta e democratica ad un destino scritto da altri. Pertanto si auspica che il lavoro fatto dagli insegnanti, soprattutto nei quartieri dove la criminalità esercita una pressione maggiore, sia difeso e sostenuto sempre e da tutti; difendere il loro ruolo del resto significa consentire a tutti i ragazzi di costruirsi un futuro da persone libere, a prescindere dal cognome che portano". Così all'Adnkronos la giornalista Francesca Fagnani, di cui è appena uscito il libro "Mala. Roma Criminale", commenta il caso della maestra aggredita a Ostia da una mamma del clan Spada e la bufera sollevata dalle parole del presidente del Municipio che in consiglio ha invitato a non enfatizzare la vicenda perché "non siamo Caivano".