Giornata di Formazione e Networking dedicata al mondo dei Professionisti degli Eventi
Descrizione
Nel quadro dello sviluppo di iniziative sempre più mirate a
fornire all’industria degli eventi e della comunicazione
strumenti efficaci di crescita professionale ADC Group
presenta la terza edizione del progetto Bea Educational.
Bea Educational è una giornata interamente dedicata alla
formazione, all’aggiornamento sulle problematiche relative
al mercato degli eventi e al networking.
E' un momento imperdibile per i professionisti del mondo
degli eventi quali: event manager di azienda, agenzie, fornitori di servizi e creativi, che vogliono cogliere l’opportunità di concentrare in una sola giornata l'approfondimento delle tematiche più importanti del settore. La partecipazione è aperta anche agli studenti universitari.
Il progetto Bea Educational offre l’opportunità di concentrare in una sola giornata la possibilità di approfondire le tematiche più importanti del settore. L’evento, inoltre, rappresenta un’occasione unica di networking dove domanda e offerta si incontrano.
Circa 15 tra le più importanti aziende che investono in
comunicazione presentano i casi di successo più originali e
innovativi. Oltre 20 tra agenzie di comunicazione e
professionisti specializzati dibatteranno con le aziende sugli
argomenti più importanti del settore. Inoltre, è prevista la
testimonianza sotto forma di Lectio Magistralis di personalità
di altissimo livello nel mondo degli eventi.
Programma
L’evento si terrà a Roma giovedì 8 luglio presso lo Spazio
Roma Eventi, in Piazza della Pilotta 4, dalle 9.00 alle 18.00.
9.00 - 9.30
Welcome Coffee
SESSIONI PLENARIE del mattino
9.30 - 10.30
Trend
Lo scenario generale. Invece che di tagli le aziende tornano finalmente a parlare di comunicazione, con una progettualità ancora da definire. Vediamo come sta cambiando l’atteggiamento delle aziende, qual è il loro approccio nei confronti degli investimenti in comunicazione, e se la leva evento è ancora funzionale nel loro media mix.
Introduce Salvatore Sagone, Presidente di ADC Group e Direttore Responsabile e20
Interviene Cosimo Finzi, Vice Presidente di Astra Ricerche
10.30 - 12.15
Talk show
Il mercato degli eventi a una svolta. Tra ‘credit crunch’ e tagli agli investimenti, tra professionalità e improvvisazione, è proprio vero che la crisi è servita a fare emergere le strutture più sane? Quale impatto ha avuto sulla event industry e, di conseguenza, sulla qualità degli eventi la contrazione degli investimenti? Vediamo come si stanno riconfigurando la domanda e l’offerta di servizi legati agli eventi.
Intervengono:
Andrea Baracco, Direttore Comunicazione Renault Italia
Fabio Camerano, Responsabile Eventi Poste Italiane
Massimo Mercuri, Amministratore Delegato Gruppo Peroni Eventi
Pierpaolo Roselli, Partner & General Manager Free Unit Network
Roberto Cipullo, Amministratore Delegato Fonema
Simone Merico, Amministratore Delegato K-events
12.15 - 12.30
Innovazione
Anteprima Easy Catering: il portale nazionale del catering.
A cura di Food & Beverage
12.30 - 13.30
Lectio Magistralis
Case History. Impresa Semplice di Telecom Italia.
Il ruolo degli eventi in un piano di comunicazione Integrata per il business.
Intervengono:
Dario Chirichigno, Responsabile Business Communication Telecom Italia
Paolo Teoducci, Events & Convention Manager Telecom Italia
WORKSHOP del mattino
10.00 - 10.45
Green Events
Gestire Responsabilmente Eventi Ecocompatibili Nel rispetto della natura
A cura di Sunny Way
11.00 - 11.45
Eventi Consumer
Buzz, Viral, Flash Mob, Street marketing. E’ finita la moda o la tendenza è ancora in atto? Come utilizzare al meglio le nuove tecniche e modalità di coinvolgimento.
Intervengono:
Simone Mazzarelli, Managing Director Ninetynine Marketing Ideas
Orario da definire
Eventi Consumer
Facebook, Twitter, Linkedin, Mobile, ecc. I Social media al servizio degli eventi. Istruzioni per un utilizzo efficace e consapevole attraverso case history di successo.
13.30 - 14.30
Networking Lunch
SESSIONI PLENARIE del pomeriggio
14.30 - 15.30
Show Reel
Creatività a tutto evento. Il meglio del BEA Italia e dell'European BEA.
15.30 - 16.30
Ricerche
Gare, Brief e Remunerazione. Due ricerche a confronto:‘Le Agenzie di Eventi e i briefing consegnati dalle imprese’ (a cura di Astra Ricerche e ADC Group), e ‘Analisi Gare’ realizzata dalla Consulta degli Eventi.
A seguire la presentazione della campagna di comunicazione della Consulta degli eventi.
Introduce Salvatore Sagone, Presidente di ADC Group e Direttore Responsabile e20
Intervengono:
Cosimo Finzi, Vice Presidente di Astra Ricerche
Alessandra Lanza, Presidente della Consulta degli eventi
16.30 - 18.30
Talk Show
L’arte e la cultura sono diventati un terreno fertile per la creazione di eventi da parte delle aziende. Gli spazi museali o i siti artisti diventano location per iniziative di grande richiamo per il pubblico.
Cerchiamo di capire come funziona il mondo degli eventi culturali.
Intervengono:
Egidio Donato, Director Sales & Marketing Editalia
Mario Massazza, Responsabile Eventi Culturali Telecom Italia
Lucia Nardi, Responsabile Eventi Culturali Eni
Massimo Passamonti, Responsabile Relazioni Esterne Sisal
Francesco Marcolini, Presidente Zètema Progetto Cultura srl
Alberto Cassone, Amministratore Delegato Alphaomega
Maria Criscuolo, Presidente Gruppo Triumph
WORKSHOP del pomeriggio
14.30 - 15.15
Green Events
Quel che resta di un evento ecosostenibile. Il rischio di creare dissenso.
A cura di GVST Event Management
15.30 - 16.15
Tools
Eventi 2.0 Logistica, segreteria e accredito nell’era del software web.
A cura di Powerevent
Orario da definire
Eventi Business
La convention è ancora la regina degli eventi corporate? Come è possibile non scadere nel banale e rendere l’evento sempre più spettacolare e imprevedibile?
Orario da definire
Eventi Incentive
Le nuove frontiere del mercato dell’incentive, sempre più ‘eventizzato’ e in sintonia con le problematiche di comunicazione delle aziende.
Vaiolo scimmie e contatti stretti, sintomi: quanto è contagioso
(Adnkronos) - Quanto è contagioso il vaiolo delle scimmie per i contatti stretti di persone infettate? "Dai focolai in Africa, il tasso di attacco secondario è stimato al 9-12% tra i contatti non vaccinati all'interno delle famiglie, tuttavia altre stime raggiungono il 50%, mentre nell'epidemia del 2003 negli Stati Uniti era pari allo 0%". Lo evidenzia una circolare del ministero della Salute, che dà indicazioni su segnalazione, tracciamento dei contatti e gestione dei casi di monkeypox (Mpx). "Sebbene alcuni dei casi segnalati siano epidemiologicamente collegati - si precisa - in questa epidemia non è stata ancora documentata la trasmissione ai contatti stretti". "I contatti - si ricorda nel testo - devono essere monitorati almeno quotidianamente per l'insorgenza di segni/sintomi riferibili a Mpx per un periodo di 21 giorni dall'ultimo contatto con un paziente o con i suoi materiali contaminati durante il periodo infettivo. Segni/sintomi includono mal di testa, febbre, brividi, mal di gola, malessere, astenia, mialgia, mal di schiena, eruzione cutanea e linfoadenopatia. I contatti devono monitorare la loro temperatura due volte al giorno". Ancora: "I contatti asintomatici non devono donare sangue, cellule, tessuti, organi, latte materno o sperma mentre sono sotto sorveglianza. Durante i 21 giorni di sorveglianza, i contatti di un caso Mpx devono evitare contatti con persone immunodepresse, donne in gravidanza e bambini di età inferiore ai 12 anni". Sanitari e rischio contagio "La probabilità di trasmissione dell'infezione" da virus del vaiolo delle scimmie "agli operatori sanitari che indossino dispositivi di protezione individuale appropriati (camice monouso, guanti monouso, copriscarpe o stivali monouso, protezione respiratoria tipo Ffp2 e protezione degli occhi con occhiali o visiera) è molto bassa e la malattia ha un impatto stimato basso, il che porta a un rischio complessivo basso", precisa la circolare. "La trasmissione agli operatori sanitari esposti a pazienti affetti da Mpx è possibile - è la premessa - dato il rischio di trasmissione di altri orthopoxvirus, come il vaiolo. In ambito sanitario, la prevenzione della trasmissione si basa su adeguate misure di prevenzione e controllo delle infezioni. Si ritiene che l'Mpx si trasmetta principalmente attraverso droplet e il contatto diretto con i fluidi corporei o il materiale delle lesioni". Quindi "il rischio per gli operatori sanitari che hanno contatti ravvicinati non protetti con casi di Mpx (ad esempio contatto con lesioni aperte senza guanti, intubazione o altre procedure mediche invasive) è valutato come moderato, equivalente a quello di un contatto ravvicinato". "L'esposizione professionale e l'infezione da orthopoxvirus sono state occasionalmente segnalate tra il personale di laboratorio che maneggiava campioni contenenti il virus - prosegue la circolare - Il rischio di esposizione professionale è stimato basso per il personale di laboratorio formato che segue procedure di biosicurezza adeguate". Mentre "l'esposizione professionale non protetta in laboratorio, che comporta in particolare lo spandimento di materiale o l'aerosolizzazione con esposizione delle mucose, comporta un'alta probabilità di infezione e un rischio moderato di malattia (a causa della modalità di esposizione diretta alle mucose), pertanto il rischio per il personale di laboratorio esposto è valutato come elevato".
Inps, certificato pediatrico introduttivo per evitare più visite mediche a minori
(Adnkronos) - L’Inps eroga numerose prestazioni socio-assistenziali a favore dei pazienti minori affetti da disabilità e a favore delle loro famiglie (indennità di accompagnamento di cui all’articolo 1, comma 2, lettera b della legge n. 508/1988, indennità di frequenza di cui all’articolo 1 della legge n. 289/1990, per i minori ciechi indennità di accompagnamento di cui all’art. 1, comma 2, lettera a della legge 508/1988, indennità prevista dall’articolo della medesima legge per i cosiddetti ciechi ventesimisti e per quest’ultimi la pensione non riversibile di cui all’articolo 1 della legge 382/1970, per i minori sordi indennità di comunicazione di cui all’articolo 4 della legge 508/1988). Per le specifiche patologie che possono presentarsi nel minore (tumori, malattie genetiche, endocrinologiche, malattie rare, ecc), l’approccio specialistico pediatrico, oltre che indispensabile per il loro corretto inquadramento diagnostico e prognostico, risulta utile e prezioso anche per la redazione della certificazione medica necessaria alla richiesta delle specifiche prestazioni erogate dall’Inps, la cui appropriatezza ed esaustività costituisce garanzia per una corretta valutazione medico-legale. Sensibile a tale tematica, l’Istituto ha introdotto nel 2017 il Certificato pediatrico introduttivo redatto, presso le strutture pediatriche che aderiscono all’iniziativa, da pediatri specificamente addestrati e abilitati con credenziali di accesso rilasciate dall’Istituto. Una certificazione medica gratuita che, contenendo tutti gli elementi utili all’accertamento della specifica patologia, semplifica la fase dell’accertamento sanitario preliminare al riconoscimento delle prestazioni erogate dall’Inps, riduce il disagio ai minori e alle loro alle famiglie, velocizza l’iter sanitario in quanto evita di sottoporre i minori a ripetute visite mediche effettuate per la stessa finalità, evita revisioni temporali del giudizio medico-legale nel periodo della minore età e permette, in caso di documentazione medica esaustiva, di definire la domanda tramite una valutazione medico legale agli atti, in coerenza con l’articolo 29-ter del decreto-legge numero 76, del 16 luglio 2020, convertito con modificazione dalla legge numero 120 dell’11 settembre 2020. A tal proposito, l’Inps, con determinazione presidenziale numero 76 del 12 aprile 2017, ha adottato uno schema di ‘Protocollo sperimentale per l’adesione di strutture sanitarie pediatriche in ambito di tutela della disabilità dei minori’, con il quale sono stati sottoscritti dall’Istituto protocolli sperimentali con gli Ospedali Gaslini di Genova, l’ospedale Bambino Gesù di Roma, con l’Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer di Firenze e con la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli - Università Cattolica del sacro Cuore di Roma. Numerose altre aziende sanitarie hanno manifestato interesse all’utilizzo del certificato specialistico pediatrico: l’azienda socio-sanitaria territoriale Fatebenefratelli Sacco e l’Ospedale V. Buzzi di Milano, il Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna, il Dsm dell’asl di Salerno, l’azienda sanitaria provinciale di Agrigento - Centro Autismo UC Npia, l’Azienda ospedaliero-universitaria di Bologna e l’associazione Ospedali pediatrici italiani. Per facilitarne la diffusione nel territorio e diminuire il disagio dei minori e dei loro familiari, nella seduta del 30 marzo 2022, il consiglio di amministrazione dell’Inps ha deliberato l’adozione dello schema di ‘Protocollo quadro per l’utilizzo del certificato specialistico pediatrico a favore della tutela della disabilità’, con il quale i direttori regionali potranno sottoscrivere, in nome e per conto dell’Istituto, un protocollo della durata di 3 anni con possibilità di rinnovo per un uguale periodo che non comporta oneri economici.
Ambiente: stop a pile non ricaricabili nel mercato Ue, Anie Csi fa chiarezza
(Adnkronos) - Entro la fine di quest’anno vedrà la luce la nuova disciplina comunitaria in materia di batterie, la quale andrà a sostituire l’attuale direttiva in vigore sin dal 2006. La proposta di regolamento Ue, al momento ancora in fase di discussione tra Commissione, Parlamento e Consiglio, rappresenta il primo atto legislativo in attuazione del nuovo pacchetto economia circolare. In gioco ci sono elementi di novità che disciplineranno tutti gli aspetti del ciclo di vita delle batterie, compreso il delicato tema della commercializzazione delle batterie non ricaricabili. “Riguardo al cosiddetto phase out delle pile non ricaricabili è bene condividere con il pubblico alcune importanti precisazioni, necessarie a contrastare l’annoso e ormai consueto fenomeno delle fake news” precisa Stefano Setti, coordinatore del Gruppo Pile rappresentato all’interno dell’Associazione Anie Csi. “Va infatti ribadito con chiarezza che nessuna delle proposte presentate, e attualmente al vaglio delle istituzioni in sede di trilogo, prevede una immediata e imminente messa al bando di tutte le batterie non ricaricabili. Tale opzione regolamentare non risulta infatti prevista, anche nella peggiore delle eventualità, prima del 2027 o di 9 anni dall’entrata in vigore del provvedimento”. Decisamente premature, quindi, le numerose notizie reperibili in rete che paventano un divieto alla produzione e vendita delle pile non ricaricabili già dal 2024. “Va peraltro aggiunto che - prosegue Setti - qualsiasi decisione definitiva sulla messa al bando dovrà essere preceduta, in qualunque ipotesi, dalla conduzione di un adeguato studio e relativa valutazione di fattibilità da parte della Commissione europea”. Solamente sulla base dei risultati che emergeranno dalle analisi della Commissione verrà quindi, eventualmente, previsto formalmente la messa al bando delle batterie non ricaricabili; il tutto ovviamente con un propedeutico periodo transitorio, imprescindibile per adeguare il mercato, le apparecchiature e le abitudini dei consumatori al cambio di rotta.
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