Due Slam, sei titoli totali nell’anno, e una posizione da numero 1 del mondo praticamente blindata fino a fine anno visto che il secondo, Alexander Zverev, è lontano oltre 4000 punti. Jannik Sinner, trionfatore agli US Open contro il beniamino di casa Taylor Fritz, è il dominatore della stagione di tennis e, adesso, sogna giustamente di alzare ancora di più l’asticella. Dopo essere diventato il terzo giocatore della storia a vincere i due primi major, Australian Open e Flushing Meadows, nella stessa stagione, prima di lui l’impresa era stata compiuta da Jimmy Connors, nel 1974, e Guillermo Vilas, 1977, il fenomeno azzurro va a caccia di un’impresa riuscita finora solo a Rod Laver nell’Era Pro: il Grande Slam. Il tennista australiano centrò i quattro major, Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e US Open, nel 1969 dopo averlo fatto, da dilettante, nel 1962. Da allora, in campo maschile, nessuno è più riuscito nell’impresa: da Borg a McEnroe, da Sampras ad Agassi fino ad arrivare ai Big Three Federer, Nadal e Djokovic hanno fallito l’assalto al Grande Slam. Nole ci è andato vicinissimo nel 2021 ma a interrompere il sogno fu Daniil Medvedev in finale agli US Open. Sinner, per entrare definitivamente nella leggenda, dovrà non solo alzare il suo livello sulla terra rossa, dove ha vinto un solo torneo nel 2022, ma anche gestire al meglio gli impegni nel corso della stagione: gli esperti Sisal ritengono che centrare il Grande Slam entro il 2026, per Jannik, sia un’ipotesi offerta a 25. Impresa difficile ma non certo impossibile per un ragazzo che, in soli 12 mesi, ha ribaltato il mondo del tennis portando l’Italia sul tetto del mondo.