Cultura, Picarelli: "Pensare a sviluppo vie comunicazione e collocazione giovani in musei"

"Ho fondato la Borsa per programmare un piano di promozione dell'area archeologica di Paestum, perché era più noto il brand della mozzarella di bufala, rispetto al parco archeologico. Oggi stiamo cercando di intraprendere un rapporto di collaborazione con la Fondazione Magna Grecia e qui ci sono aree archeologiche che sono accompagnate anche da siti industriali, penso a Scolacium, dove c'è un bellissimo frantoio. Questo è un modello che potrebbe funzionare". A sostenerlo è il fondatore e direttore della Borsa Mediterranea del turismo archeologico di Paestum, Ugo Picarelli, a margine dell'evento 'Percorsi di sviluppo del territorio tra cultura e innovazione' a Sibari.  Tuttavia, fondamentale, secondo Picarelli è "lo sviluppo delle infrastrutture, delle vie di comunicazione e l'intermodalità della infrastrutture. Penso, ad esempio, stazioni di treni regionali, che andrebbero migliorare e sulle quali per lo sviluppo culturale è indispensabile investire". E "perché non emulare il modello tedesco dell'istruzione tecnica superiore, incrementando l'offerta attuale - suggerisce Picarelli - per i giovani che non vogliono intraprendere la carriera universitaria, e magari li collochiamo nei musei? Anche perché nei musei, purtroppo, c'è carenza di figure professionali".