Dopo la scelta di dimettersi da ministro della Cultura, ora Gennaro Sangiuliano promette azioni legali sulla vicenda che ha coinvolto Maria Rosaria Boccia. Il suo legale, l'avvocato Salvatore Sica, spiega: "È innegabile che l’ex ministro Sangiuliano è stato oggetto di pressioni illecite da parte della dottoressa Boccia che, a mio modo di vedere - ma la decisione spetterà ai magistrati - prefigurano il reato di tentata estorsione".
In merito alla denuncia contro Boccia, il legale dichiara: "È in via di elaborazione e intendiamo depositarla all’attenzione dei magistrati all’inizio della prossima settimana. Mi incontrerò con l’ex ministro Sangiuliano e procederemo allegando all’esposto anche una serie di documenti che dimostrato l’assoluta correttezza della condotta del mio assistito. Nell’atto che metteremo a disposizione dei pm forniremo una ricostruzione cronologica e dettagliata di questa vicenda che è e resta privatissima". Ora che i riflettori sono tutti puntati su Maria Rosaria Boccia, l'ex marito svela dei dettagli sulla sua situazione: da circa un anno chiede di correggere l’errore materiale presente nella sentenza di divorzio, ottenuta da un tribunale napoletano nel 2015, che ancora oggi, a nove anni dal verdetto, non risulta trascritta all'anagrafe. Nel provvedimento, da quanto risulta al’Adnkronos, è riportato in modo non corretto il codice fiscale dell’imprenditrice, un errore di cui è stata chiesta la correzione allo stesso tribunale. La coppia formata da Marco e Maria Rosaria si è sposata nel 2009, nozze che non hanno fatto in tempo a decollare: dopo pochi mesi la relazione si è interrotta ed è iniziato lo scambio di lettere tra avvocati. La separazione, inizialmente ‘combattuta’, si è risolta con il divorzio. I due vivono in città diverse e non hanno mantenuto nessun contatto.