(Adnkronos) - Caos a Parigi per la finale di Champions League tra Liverpool e Real Madrid. L'ingresso dei tifosi inglesi è avvenuto con lentezza, l'inizio della partita è slittato di circa 40 minuti rispetto all'orario delle 21. Decine di tifosi reds hanno cercato di scavalcare le recinzioni per entrare senza tagliando, i controlli hanno latitato e la macchina organizzativa è andata in tilt. I video pubblicati sui social hanno documentato il caos, con l'intervento della polizia che ha cercato di riportare l'ordine. Su Twitter sono spuntati video in cui si denuncia la chiusura di 3 cancelli e l'apertura di un solo varco per consentire l'ingresso dei tifosi inglesi. In alcune clip si fa riferimento all'uso di lacrimogeni e spray al peperoncino anche in zone in cui sono presenti tifosi giovanissimi. La Uefa finisce nel mirino e su Twitter decolla l'hashtag #CeferinOut per bocciare l'operato del presidente della confederazione continentale, Aleksander Ceferin.
(Adnkronos) - "I numeri parlano chiaro e dicono che dobbiamo recuperare produttività sia nell’industria che nei servizi per guardare avanti con fiducia e crescere. Uno dei fattori determinanti per raggiungere questo obiettivo è aumentare la presenza di manager nelle nostre imprese, come emerge dall’indagine commissionata a Cgia. Per questo da tempo stiamo collaborando anche con la Regione sviluppando programmi che prevedono l’impiego, anche volontario, di manager a supporto di giovani, imprese in trasformazione e startup". Così Lucio Fochesato, presidente Manageritalia Veneto, nel suo intervento durante l’assemblea che ha visto presenti quasi cento manager associati presso Villa Cordellina Lombardi a Montecchio Maggiore di Vicenza. Presente Elena Donazzan, assessore all'Istruzione, formazione e lavoro della Regione del Veneto, che ha rilanciato: “Stiamo collaborando da tempo con Manageritalia Veneto per supportare il tessuto economico del nostro territorio. Il ruolo dei manager nell’accompagnamento delle trasformazioni in atto è vitale, ancor più nei passaggi a nuovi modelli di business, nell’innovazione e nei passaggi generazionali. Abbiamo bisogno dei manager di oggi e di domani per dare un futuro alle tante nostre imprese solide, ma bisognose di continuo sviluppo e innovazione. Quindi servono più manager e dobbiamo far crescere i prossimi manager i giovani e le donne”. 'Attrattività delle imprese, produttività e demografia' è il tema della ricerca dell’ufficio studi Cgia di Mestre per Manageritalia che ha dato il via alla sessione pubblica dell’Assemblea Manageritalia Veneto. La ricerca analizza, mettendo a confronto il Veneto, l’Emilia-Romagna e la Lombardia, il quadro macroeconomico di base, il valore aggiunto e la produttività (dimensione aziendale e managerialità) come misure dell’attrattività delle imprese, e gli aspetti demografici. La produttività, misurata anche sul numero degli addetti, in Veneto è simile a quella nazionale, ma più bassa di Emilia-Romagna e Lombardia. Il gap è evidente nella manifattura (69mila euro per per occupato). La produttività totale dei Servizi in Veneto (55mila euro per occupato) è leggermente superiore rispetto a quella dell’Emilia-Romagna, ma nettamente inferiore a quella della Lombardia (65mila euro per occupato). Veneto in netto vantaggio sull’Emilia-Romangna nei macro-comparti Trasporti, Commercio e Servizi Turistici, ma sempre inferiore alla Lombardia. Uno dei gap più ampi con la Lombardia è nei servizi alle imprese con 66mila euro per occupato in Lombardia a fronte dei soli 53mila del Veneto. E oggi i servizi alle imprese sono determinanti anche per la manifattura per competere. Per quanto riguarda la presenza e l’operatività dei manager, per un confronto europeo omogeneo ci si può basare sui dati Eurostat che identifica come manager i dirigenti, più una quota di quadri. Tra le economie più avanzate l’Italia è fanalino di coda, con appena il 3,4% di manager sul totale degli occupati, rispetto a Spagna (4,0%), Germania (4,0%) e Francia (6,7%) ed è lontana dalla media dell’Europa (4,9%) In Veneto, in particolare, il numero di manager risulta abbastanza basso, attestandosi ad appena il 3% di tutti i lavoratori dipendenti contro una media nazionale del 4% e il 3,9% dell’Emilia-Romagna e il 6,8% della Lombardia. Rilevante la differenza con la Lombardia (6,8% la quota di manager sul totale lavoratori), spiegabile da un contesto economico dove la finanza ha un peso molto rilevante. Ma anche nel confronto con l’Emilia- Romagna, con un contesto produttivo simile, è evidente il gap del Veneto. Al di là dei numeri assoluti si conferma, in quasi tutti i settori, un’incidenza di manager in Veneto più bassa rispetto all’Italia e a quello delle 2 regioni competitor.
(Adnkronos) - Otto delle 10 città più grandi degli Stati Uniti hanno perso popolazione durante il primo anno della pandemia. E’ quanto emerge dai dati delll’U.S. Census Bureau, che spiega come tra luglio 2020 e luglio 2021, New York abbia perso più di 305.000 residenti, mentre Chicago e Los Angeles si sono ridotte rispettivamente di 45.000 e 40.000 abitanti. San Francisco ha subito il tasso di declino più alto, perdendo quasi 55.000 residenti, pari al 6,3% della sua popolazione, la percentuale più alta di tutte le città statunitensi.