Affrontare le sfide del presente con gli strumenti del coaching
Descrizione
Il fenomeno delle Grandi Dimissioni dilaga anche in Italia, tanto nelle grandi aziende quanto nelle PMI. Ai manager spetta il compito di trasformarsi in coach per migliorare la comunicazione interna, aumentare l’engagement dei dipendenti con feedback continui e attività di team building. In altre parole, serve motivare le persone, gratificarle e dar loro una ragione per restare.
Il coaching, e in particolare il coaching rivolto alla leadership, può essere la risposta a questa nuova necessità. Ora più che mai, è essenziale aumentare l’engagement e mantenere e far crescere il talento delle persone in azienda. Un ruolo chiave in questo processo lo dovranno giocare senza dubbio i leader che sono a stretto contatto con i propri collaboratori. È perciò fondamentale che la leadership venga adeguatamente formata per assolvere questo compito.
Oltre a trattare questo tema, Gaetano Falcone, Enterprise Transformation Consultant di CoachHub, ci parlerà del ROI del coaching. Quando parliamo di definizione dei KPI facciamo in automatico anche riferimento al ROI, attraverso un'analisi olistica e tenendo in considerazione non solo l'aspetto finanziario ma tutti i benefici che il coaching può apportare a livello individuale, nel team e nell'organizzazione.
Verrà inoltre regalato a tutti i partecipanti il libro "Coach Me" di Jonathan Passmore, ricercatore del coaching e del cambiamento comportamentale conosciuto a livello internazionale e Vice presidente di CoachHub. Nel libro sono presenti consigli pratici e di ispirazione basati sui racconti dei leader nel mondo costretti a trasformare il modello di business della loro azienda, la loro organizzazione o se stessi per raggiungere il successo dimostrando una soluzione a un problema di leadership comunemente riscontrato.
Programma
16:00-16:30
Keynote Speech
Dal concetto di ROI a una più estesa valutazione dell'impatto nel coaching
■ Gaetano Falcone, Enterprise Transformation Consultant – CoachHub
16:30-18:00
Talk Show
Il Leader come Coach: Affrontare le sfide del presente con gli strumenti del coaching
Intervengono:
■ Leonardo Bitetti, Country HR Manager – Johnson Controls
■ Cecilia Calvi Parisetti, South West Cluster Talent Manager – Air Liquide
■ Fabio Colombo, Head of HR, Business Partner Offshore Global & Onshore & PV Europe & APAC, Italy – RWE Renewables Italia
■ Marco Rogledi, HR Manager – Sisal
■ Enrica Tomei, Talent & Culture | Internal Communication | CSR Manager Italy, Greece, Malta, Israel – Accor
Vaiolo delle scimmie, virus isolato al Sacco di Milano
(Adnkronos) - Il virus del vaiolo delle scimmie è stato isolato al Sacco di Milano nel laboratorio di Microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle Bioemergenze. "Questo rappresenta un importante risultato per la ricerca scientifica - spiega la vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti- in quanto sarà possibile saggiare l'attività di farmaci antivirali e testare la risposta anticorpale dei pazienti che hanno contratto l'infezione e della quota di popolazione vaccinata contro il virus del vaiolo. Una ulteriore testimonianza del valore della ricerca scientifica dei laboratori lombardi".
Consulenti lavoro a Orlando: "Sanzioni spropositate per violazioni di pochi euro, agire subito"
(Adnkronos) - "L’Inps, con cui è stata avviata una proficua interlocuzione sul tema, ha dovuto procedere alla notifica di migliaia di ordinanze e ingiunzioni (e in quanto tali immediatamente esecutive), in applicazione dei contenuti dell’art. 3, comma 6, del D. Lgs. 15 gennaio 2016, n. 8. Tale norma prevede che una qualunque violazione in materia di versamento delle ritenute per un ammontare al di sotto dei 10.000 euro (quindi, ad esempio e per paradosso, 20 euro) esponga il datore di lavoro al pagamento di una sanzione tra 10.000 e 50.000 euro. L’istituto stesso ha determinato come sanzione minima, con circolare 5 luglio 2016, n. 121, l’importo di euro 16.666 euro (ossia alla terza parte del massimo della sanzione prevista di 50.000 euro)". E' l'allarme che lanciano i consulenti del lavoro in una lettera che la presidente del Consiglio nazionale dell'ordine, Marina Calderone, ha inviato al ministro del Lavoro, Andrea Orlando, sottolineando che si tratta di "una criticità diffusa, tale da mettere a repentaglio, negli ultimi giorni, la prosecuzione dell’attività aziendale in tante imprese italiane", come si legge nella lettera che Adnkronos/Labitalia ha potuto visionare. "Nel periodo di massima recrudescenza della pandemia, le micro e piccole imprese italiane -sottolinea Calderone- si sono trovate nella situazione di dover ottemperare agli obblighi contributivi in un contesto caratterizzato dalla repentina modificazione della normativa di riferimento, aggravata dalla necessità di attendere – in taluni casi per intere settimane – le disposizioni applicative e le circolari dell’Istituto". "La confusione generata ha portato -continua la presidente del Cno dei consulenti del lavoro- moltissimi datori di lavoro a commettere, inconsapevolmente, errori materiali concernenti il conteggio ed il versamento delle trattenute, il più delle volte relativamente a somme risibili o comunque non superiori a 5.000 euro annui. È dunque palese l’assoluta sproporzione tra l’importo della violazione e la sanzione irrogata". "Per porre rimedio a questa difficile e critica situazione in cui versano migliaia di imprenditori italiani, chiedo il suo intervento -spiega ancora Calderone a Orlando- con una tempestiva proposta emendativa, che sottopongo alla sua attenzione, con l’auspicio che possa trasformarsi in una norma quanto prima operativa". "La proposta emendativa fisserebbe, nell’ambito della generale disciplina sanzionatoria vigente, un ulteriore scaglione (1 – 5.000 euro), nell’ambito del quale la massima sanzione amministrativa erogabile verrebbe fissata al triplo delle somme dovute, onde evitare paradossi applicativi della norma che – per come vigente – espone il datore di lavoro ad una sanzione economicamente insostenibile (da 10.000 a 50.000 euro) a causa di un omesso versamento anche di poche decine di euro", conclude Calderone.
(Adnkronos) - Il Cile potrebbe ospitare l'albero più antico al mondo. E’ quanto emerge da uno studio del Laboratorio di Scienze climatiche e ambientali di Parigi, secondo cui un antico albero di alerce – una varietà locale di larice - conosciuto come "grande nonno" potrebbe avere più di 5.000 anni. Jonathan Barichivich, lo scienziato che ha guidato lo studio, ha spiegato che il campione estratto e altri metodi di datazione suggeriscono che l'albero abbia 5.484 anni. L'età stimata batterebbe quindi di oltre mezzo millennio l'attuale detentore del record, un esemplare di pino bristlecone di 4.853 anni che si trova in California.
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