(Adnkronos) - La Roma batte il Feyenoord 1-0 nella finale di Conference League a Tirana e conquista il trofeo continentale. I giallorossi trionfano con il gol di Zaniolo, a segno al 32'. I giallorossi tornano a vincere una coppa a oltre mezzo secolo dalla conquista della Coppa delle Fiere nel 1960-61. Per l'Italia, un successo nelle competizioni europee a 12 anni dalla vittoria dell'Inter in Champions League nel 2010. LA PARTITA - Il Feyenoord parte con atteggiamento aggressivo e cerca di prendere in mano le redini del gioco sin dalle battute iniziali. La Roma è costretta ad arretrare nella propria trequarti e mette la testa fuori dal guscio al 7' con il primo tentativo di ripartenza. La formazione di Mourinho alza gradualmente il baricentro, scrollandosi di dosso la tensione iniziale. La partita scivola via senza sussulti e senza reali occasioni. Al 15' la Roma perde Mkhitaryan, costretto a fermarsi per un problema muscolare. L'armeno lascia il posto a Oliveira. Al 24' Pellegrini prova ad inventare per Zaniolo con una deliziosa imbucata d'esterno, l'assist però non viene sfruttato. Dall'altra parte il Feyenoord prova ad accendersi con le fiammate di Sinisterra e Dessers, la porta di Rui Patricio non corre rischi. Alla prima vera occasione, la Roma colpisce. Lungo lancio di Mancini che pesca Zaniolo nell'area olandese. Il giallorosso controlla di petto e supera Bijlow con un tocco di sinistro: 1-0 al 32'. La reazione del Feyenoord prima dell'intervallo si riduce ad un tiro centrale di Kocku che Rui Patricio blocca in due tempi e ad un cross allontanato dal portiere della Roma. Il Feyenoord carica a testa bassa in avvio di ripresa e va vicinissimo al pareggio al 47'. Su azione da corner, Trauner centra il palo da pochi passi e Til trova la strepitosa parata di Rui Patricio. Al 50' sinistro di Malacia da 20 metri, Rui Patricio devia: un altro palo. Si gioca solo nella metà campo giallorossa, gli uomini di Mourinho faticano a ripartire e quando lo fanno con Abraham vengono fermati da una clamorosa trattenuta di Senesi non ravvisata dall'arbitro. La Roma gioca in trincea, mentre la pressione del Feyenoord è costante. Gli olandesi premono senza soluzione di continuità ma non hanno la lucidità per finalizzare le azioni: Rui Patricio può limitarsi all'ordinaria amministrazione. La Roma esce dal bunker all'85' con una verticalizzazione per Pellegrini: conclusione mancina, il portiere respinto. I giallorossi sono in riserva, il Feyenoord prova l'assalto finale ma non sfonda. La Roma trionfa, la Conference League è sua.
(Adnkronos) - Negli ultimi 20 anni persi 5 Km di costa naturale all'anno a causa della costruzione di nuove strutture artificiali. Si tratta, spiega Ispra, di una misura che equivale all'intero litorale di una località balneare come Fregene. L’artificializzazione è ancora più rilevante nelle zone retrostanti le spiagge, nelle quali ogni anno dune costiere, terreno coltivato, vegetazione e formazioni naturali vengono sostituite da oltre 10 Km di opere antropiche. Sono i dati che emergono dall’aggiornamento della banca dati Linea di Costa Italiana 2020, presentato oggi da Ispra che analizza la fascia costiera italiana. Secondo i dati Ispra, la linea di costa italiana misura circa 8.300 Km, di cui il 13% è occupato da opere artificiali come porti, opere di difesa costiera, opere idrauliche di impianti industriali, strutture artificiali a supporto della balneazione. Negli ultimi 20 anni, la costa artificializzata è aumentata complessivamente di oltre 100 km. Un discorso parallelo riguarda l'interfaccia tra le spiagge ed il territorio circostante. Nell'insieme, la linea di retrospiaggia misura circa 4.000 Km, di cui solo metà restano naturali, mentre oltre il 20% è completamente occupato da opere artificiali, come infrastrutture viarie, abitazioni, lidi, siti produttivi. L'incremento in questo caso è stato di oltre 200 Km negli ultimi 20 anni. Il restante 30% si caratterizza come 'urbano sparso', occupato quindi in maniera parziale e discontinua da opere antropiche.