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(Adnkronos) - Sulle mascherine a scuola "c'è una norma vigente". Lo ha spiegato rispondendo ai giornalisti il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenuto oggi a Messina a un evento a sostegno del candidato sindaco del centrosinistra Franco De Domenico. "Noi rispettiamo la norma vigente e lavoriamo perché nel prossimo anno ci possa essere una condizione epidemiologica molto diversa" in termini di rischio Covid. VACCINI - Sul fronte Covid "siamo sicuramente in una fase migliore. E' già avvenuto negli anni passati che durante l'estate ci fosse un calo dei contagi. Ora gli italiani sono molto protetti grazie al fatto che oltre il 90% ha completato il ciclo" vaccinale "primario", ma "dobbiamo insistere comunque con una linea ancora di attenzione e di prudenza. Dobbiamo essere consapevoli che l'anno che arriva è un anno in cui ci possono ancora essere sfide. Dobbiamo essere pronti, preparati per affrontarle, ma siamo molto più forti rispetto al passato soprattutto, lo ribadisco, grazie ai vaccini". MESSAGGIO AI NO-VAX - "Dovunque ci sono persone che non hanno condiviso la campagna di vaccinazione" contro Covid-19. "Io dico anche a queste persone che la libertà che abbiamo riconquistato è grazie ai vaccini, grazie alla scienza, grazie alla possibilità di avere finalmente una stagione nuova come quella in cui siamo. I vaccini hanno salvato la vita a centinaia di migliaia di persone, questa è la verità. Il bello della democrazia è che c'è chi non è d'accordo e lo dice, ma questo non cambia la verità: la verità è che i vaccini hanno salvato la vita a centinaia di migliaia di persone".
(Adnkronos) - Nella prova scientifica sono tanti i momenti che possono portare ad errori, invece che dare un contributo. Gli errori si nascondono nel primo accesso sulla scena del crimine, nella operazioni eseguite sul ruolo del reato e nel libero convincimento del giudice. Il punto del presidente dell’Accademia italiana scienze forensi in occasione del 65° congresso Federpol.
(Adnkronos) - La produzione di mango in Pakistan diminuirà del 50%, a causa dell'ondata di calore che sta investendo il paese. Le colture del frutto sono state infatti gravemente colpite dalla carenza d’acqua e da temperature insolitamente elevate, che hanno superato i 50 gradi nella parte sud del paese. Il Pakistan è il quinto produttore mondiale di mango dopo India, Cina, Thailandia e Indonesia. La produzione media di mango è solitamente di circa 1,8 milioni di tonnellate per il paese, ma quest'anno dovrebbe essere circa la metà; anche per questo motivo è stato ridotto l'obiettivo di esportazione portandolo a 125.000 tonnellate.