• FAQ
  • MAPPA DEL SITO
  • A A A
Ricerca avanzata linkedin logo facebook logo facebook logo rss
  • Persone
  • Aziende
  • Agenda
  • Notizie
Persone arrow down |
Comunicazione Italiana by For Human Relations Srl

ENTRA NEL NETWORK

  • Home
  • Chi siamo
  • Agenda
  • Edizioni
  • Servizi
  • Eventi
  • Atlante
  • Il mio network
Username: Password:  
| Ho dimenticato la password
Non sono ancora iscritto, vorrei registrarmi

ENTRA NEL NETWORK

| Ho dimenticato la password
Non sono ancora iscritto, vorrei registrarmi

ultimora | sport

Juventus-Lazio 2-2, Chiellini e Dybala dicono addio ai bianconeri

(Adnkronos) - Juventus e Lazio pareggiano 2-2 nel match valido per la 37esima giornata della Serie A, nella serata che segna l'addio di Giorgio Chiellini e Paulo Dybala ai colori bianconeri. La gara si sblocca nel primo tempo con le prodezze di Vlahovic e Morata per i padroni di casa. ...

Lavoro | lavoro

Consulenti del lavoro, bene Neet working tour

Sostenibilità | sostenibilita

100% rinnovabili al 2050? Servono “più impianti, infrastrutture e accumulo”

(Adnkronos) - Decarbonizzazione e sicurezza energetica sono le parole d’ordine in tema di energia oggi, alla luce degli impegni europei sul clima ma anche per via dell’attuale contesto geopolitico e del conflitto in Ucraina oltre che del caro materie prime. Il ruolo ...

  • Privacy
  • Condizioni d’uso
  • Contattaci
  • Feedback
  • Credits

IL BUSINESS SOCIAL CROSS-MEDIA

128634 Iscritti Newsletter

77913 Manager in Atlante Online

52896 Manager pubblicati in Atlante

24550 Partecipanti agli Eventi

455 Eventi gestiti

2199 Speaker

Comunicazione Italiana

FOR HUMAN RELATIONS SRL
P. IVA 14395231005

FOR HUMAN COMMUNITY
P.IVA 14828671009

> ROMA
via Alessandro Trotter 3
Cap 00156
tel: 06.835.499.86 - fax: 06.835.499.87

info@comunicazioneitaliana.it
skype: comunicazioneitaliana
close

Juventus-Lazio 2-2, Chiellini e Dybala dicono addio ai bianconeri

(Adnkronos) - Juventus e Lazio pareggiano 2-2 nel match valido per la 37esima giornata della Serie A, nella serata che segna l'addio di Giorgio Chiellini e Paulo Dybala ai colori bianconeri. La gara si sblocca nel primo tempo con le prodezze di Vlahovic e Morata per i padroni di casa. La Lazio risponde nella ripresa con l'autorete di Alex Sandro sul colpo di testa di Patric e con il gol del definitivo 2-2 di Milinkovic-Savic allo scadere. Con questo pari la squadra di Allegri si porta a 70 punti al quarto posto e in Champions, mentre i biancocelesti, salgono a 63 punti al quinto posto e in Europa Legaue. LA PARTITA - Sarri torna per la prima volta da avversario a Torino. Il tecnico della Lazio opta per il classico 4-3-3 con un attacco però formato da Felipe Anderson, Zaccagni e Cabral, che prende il posto di Immobile. Cataldi in regia. Allegri, da parte sua, punta su una Juventus offensiva, con Vlahovic supportato da Bernardeschi, Dybala e Morata. A centrocampo spazio per il giovane Miretti. La Lazio parte meglio e al 5' Cataldi scambia con Zaccagni al limite e poi conclude di prima intenzione e colpisce la parta alta della traversa. La reazione della Juve è però immediata e al 10' arriva il vantaggio: cross teso sul secondo palo di Morata, con Vlahovic che in tuffo anticipa Acerbi e batte Strakosha. La squadra di Allegri continua a spingere e al 12' ci prova Bernardeschi ma il sinistro a giro dalla distanza termina di poco a lato. La Lazio continua a muovere il pallone e al 16' Felipe Anderson conclude ma la palla termina a lato. Al 18' Allegri sostituisce Chiellini per permettergli di ricevere la standing ovation di tutto il suo pubblico bianconero. La Lazio prosegue la ricerca del pari e al 28' magia di Milinkovic Savic in area, doppio dribbling e tocco al centro, ma Perin anticipa Felipe Anderson. Poco dopo ci prova Zaccagni, sul cross basso di Lazzari, l'ex Verona con il tacco manda di poco a lato. La Lazio spreca e la Juve raddoppia: al 36' tacco smarcante di Dybala sulla trequarti per Cuadrado, palla a Morata che si sposta il pallone sul destro e calcia di potenza a giro, Strakosha non ci arriva, la palla tocca il palo lontano e termina in rete per il 2-0. La squadra di Sarri entra in campo nel secondo tempo decisa a riprendere la sfida e al 51' accorcia le distanze: sul calcio d'angolo di Cataldi, interviene Patric testa, il pallone sbatte su Alex Sandro e finisce in porta per il 2-1. I biancocelesti credono di poter arrivare il pari, la Juve arretra il baricentro, e prima Pedro, da poco entrato, e poi Zaccagni vanno vicini al gol. Dopo una girandola di cambi, al 70' la Juve torna a farsi pericolosa; cross di Bernardeschi morbido in area, stop di petto e girata di Kean che termina al lato di pochissimo. Al 77' esce Paulo Dybala alla sua ultima gara allo Stadium, abbracci da tutti i compagni, saluti anche con Allegri e standing ovation anche per l'argentino dopo Chiellini. Al suo posto entra Martin Njøten Palumbo. Il pareggio della Lazio arriva in pieno recupero, ripartenza della Juve con Cuadrado che viene fermato da Zaccagni, controripartenza della Lazio, Basic conclude di potenza, Perin respinge e Sergej Milinkovic-Savic mette dentro sotto la traversa per il 2-2 finale. L'OMAGGIO A CHIELLINI E DYBALA - A fine partita video emozionale, striscioni, applausi e lacrime per l'addio a Chiellini e a Dybala. Il numero 3 al centro del campo con le due figlie segue il video a lui dedicato. Poi i giocatori prendono Dybala e lo lanciano in aria con l'ovazione del pubblico e le lacrime dell'attaccante argentino. Fischi dello Juventus Stadium al presidente bianconero Andrea Agnelli in mezzo al campo, in particolare per il mancato rinnovo dell'argentino.

close

Consulenti del lavoro, bene Neet working tour

(Adnkronos) - La partecipazione dei professionisti all'iniziativa voluta dal ministero delle Politiche giovanili

close

100% rinnovabili al 2050? Servono “più impianti, infrastrutture e accumulo”

(Adnkronos) - Decarbonizzazione e sicurezza energetica sono le parole d’ordine in tema di energia oggi, alla luce degli impegni europei sul clima ma anche per via dell’attuale contesto geopolitico e del conflitto in Ucraina oltre che del caro materie prime. Il ruolo delle rinnovabili in questo scenario risulta centrale ma non basta: una loro crescita accelerata deve essere accompagnata dallo sviluppo delle infrastrutture di trasporto dell’energia e dei sistemi di accumulo. Ecco di cosa si tratta. “I sistemi di accumulo sono un insieme di batterie che possono accumulare l’energia in eccesso prodotta da un impianto a fonte rinnovabile, come ad esempio un impianto fotovoltaico, nei momenti di massima produzione. L’energia accumulata potrà essere utilizzata o immessa in rete in un momento successivo, caratterizzato da produzione minore o assente. Questo è un aspetto di fondamentale importanza, considerando la caratteristica non prevedibilità delle energie rinnovabili che, grazie ai sistemi di storage, può essere risolta", spiega all’Adnkronos Raffaello Teani, Commercial&Marketing Manager di Saet, azienda che fa parte di Falck Renewables Next Solutions, con sede a Padova, e che realizza sistemi e impianti per la produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. "Ma questo non è l’unico vantaggio offerto dall’accumulo dell’energia: esse, infatti, permettono di gestire meglio i picchi di domanda e offerta sulla rete, rendendola più stabile e nello stesso tempo di gestire in modo ottimale il mercato dell’energia in acquisto e in vendita. Questo perché l’energia potrà essere rilasciata in rete quando il mercato è più favorevole, o acquistata dalla rete e stoccata nelle batterie nel momento in cui il prezzo e più conveniente”, aggiunge. “Non meno importante, considerando il periodo storico, lo storage permette di favorire gli autoconsumi o di migliorare l’efficienza della rete e la sicurezza di approvvigionamento a costi controllabili, o comunque mitigabili, dell'energia, favorendo così il percorso di transizione energetica”, aggiunge. In questa direzione, “a livello infrastrutturale servono strutture di connessione adeguate (stazioni di alta-media tensione) per poter immettere e prelevare energia dalla rete ed erogare i servizi alla medesima. Non da ultimo sono necessari investimenti in innovazione, ricerca e sviluppo per la realizzazione di un’adeguata filiera tecnologica nel Paese”. Quindi, in sintesi, “i sistemi di accumulo sono una tecnologia che garantisce flessibilità e che può assicurare lo stoccaggio di sovrapproduzioni di energia, di ritiro di energia in momenti di convenienza di mercato e soprattutto di fornire servizi ancillari per la stabilità della rete. Grazie ai sistemi di accumulo, un mix di fonti rinnovabili (per definizione non prevedibili) può diventare prevedibile. Questi sistemi non sono un semplice magazzino dove stoccare energia. Sono una risorsa necessaria a garantire flessibilità, sicurezza di tutti i parametri di rete, oltre che prezzi di acquisto e vendita dell’energia più vantaggiosi”. Ma a che punto è la loro implementazione? E' possibile immaginare un’Italia 100% rinnovabile al 2050? “È possibile - spiega Teani - ma il recente scenario globale ci impone delle riflessioni in quanto, con estrema franchezza, il mercato delle tecnologie di accumulo, le batterie e nello specifico i sistemi al litio in particolare, è legato alle così dette ‘terre rare’, rendendoci dipendenti da un’area geografica del mondo”. Questo "rende ancora più evidente la necessità di essere autonomi dal punto di vista energetico, da una parte sviluppando i sistemi di accumulo e, dall’altra, implementando una strategia che sviluppi un mix energetico tale da favorire la nostra transizione". In questo senso, “le risorse principali di cui disponiamo a livello Paese sono il sole, il vento e l’acqua, ma è chiaro che non possono bastare ad arrivare a quel principio di neutralità energetica a cui miriamo in questi target, sia temporale sia in termini di energia prodotta”. Secondo Teani, “serve un percorso graduale e che si sviluppi di pari passo con la disponibilità di materie prime in modo da mitigarne i costi di investimento e di produzione. Necessitiamo quindi di una strategia di medio-lungo respiro”. In ogni caso, “partendo dall’attuale contesto che vede il fabbisogno nazionale coperto per un terzo dalle rinnovabili e sostenuto da 8 GW di accumulo installato, di cui 400 MW elettrochimico e 7,6 GW di pompaggio (Dati Terna e Anie), va considerato che, come riportato da Terna nei dati utilizzati per il Piano di Sviluppo, non basterà limitarsi a perseguire uno sviluppo della produzione di rinnovabili. Questo deve essere accompagnato dallo sviluppo delle infrastrutture di trasporto dell’energia, sia di trasmissione che di distribuzione, e poi dai sistemi di accumulo sia tradizionali da pompaggio che elettrochimico, di grande e piccola taglia”. Procedendo in questa maniera “coordinata e coerente, ossia prevedendo più rinnovabili, più infrastrutture e più accumulo, si riuscirà sicuramente ad arrivare al 2050 con una quota residuale di produzione da fonte fossile che potrebbe rispondere a esigenze molto localizzate di sicurezza e di adeguatezza, mentre la gran parte del nostro fabbisogno potrà essere soddisfatto dalle fonti rinnovabili". In sostanza: "Più rinnovabili, più infrastrutture, più accumulo”.

Questo sito utilizza i cookies. Utilizzando il nostro sito web l’utente dichiara di accettare e acconsentire all’utilizzo dei cookies in conformità con i termini di uso dei cookies espressi in questo documento. Privacy Policy.